Redazione | Si intitola “Spaz-io” la mostra di fotografia, pittura e videoarte che si terrà dall’8 al 30 all’Albergo La Vigna. Il luogo fisico è composto di oggetti tridimensionali, accoglie provoca e nutre pensieri immateriali, sensazioni, emozioni.
In questo Spazio si coniugano, assemblano e racchiudono realtà concrete e metafisiche. Si tratta di un crogiolo nell’infinito fisico percettibile e tangibile, di energie, pensieri, sensazioni, emozioni, che si con-fondono col tempo come nell’intenso blu del mare o nella buia notte siderale, si fa pensiero. Qui vi riemergono memorie e tracce del passato in ciò che appare essere presente del prossimo futuro, e col futuro si avvicendano a costruire un presente effimero e in continua evoluzione. Un infinito ciclo dove la materia, già stata, perpetua, si scompone, si ricompone in nuove forme per dar vita a nuovi impulsi nuovi respiri e altrettanti pensieri. Su questo si interrogano sette artisti, sette amici, Martina Cozzolino, Sabrina Cozzolino, Roberto G. Ferrante, Anna Giannotti, Antonio Lubrano Lavadera, Valentina Migliaccio, Mariagrazia Ritorvato che si ritrovano intorno a un progetto comune e ciascuno con la sua tecnica e la sua personale sensibilità, affrontando il tema Spaz-io: luogo fisico e luogo dell’animo. Con la fotografia, la pittura e la video arte presentano al visitatore il frutto delle esplorazioni dei singoli che insieme convergono in quelli che poi diventeranno spunti di confronto e riflessione. Ciascuno di essi dipana la propria opera da un filo conduttore come l’architettura urbana, il box-confessionale (elemento di transito tra l’essere materiale e l’essere spirituale), il misterioso linguaggio delle nuvole o quello dei defilati e silenziosi monumenti degli eroi passati. Nello spazio matero-mentale si esprime l’io soggettivo in comunione e in contrapposizione all’io collettivo nutrendolo del proprio respiro. Location della collettiva sarà la hall dell’albergo La Vigna, che patrocina l’evento, Palazzotto signorile tardo settecentesco con annessa vigna, che dava nome all’intera località dell’isola di Procida e da cui oggi il nome. La mostra sarà inaugurata l’8 settembre alle ore 19,00 e rimarrà aperta fino al 30 settembre. Il progetto nasce come gioco e trae collante dal fascino che l’isola esercita sul gruppo. Isola sospesa nello spazio-tempo, con la sua atmosfera apparentemente poco ospitale e distratta all’altro. Isola che al pari delle altre terre vulcaniche nasconde e conserva gelosa la propria carica energetica ma che puntualmente regala e con generosità a chi dimostra di saperla amare. E con loro tutti è stata generosa.