• Ven. Nov 15th, 2024

TGPROCIDA

Raccontare il presente, capire il futuro

A Terra Murata si parla di “diritti di cittadinanza movimenti sociali e mutamenti politici in Africa”

Ditgprocida

Ott 5, 2012

Redazione | – A che punto e’ l’emancipazione femminile in Algeria? In che modo sono diverse le assemblee costituenti in Tunisia, Egitto e Libia? Sono solo alcune delle domande a cui si tentera’ di dare risposta durante le tre giornate del seminario ”Diritti di cittadinanza movimenti sociali e mutamenti politici in Africa”, che si svolgera’ da domenica 7 a martedi’ 9 ottobre nella Scuola di Alta Formazione, nel Conservatorio delle Orfane di Terra Murata a Procida.    La tre giorni, nel Golfo di Napoli, organizzata dall’Universita’ Orientale, si focalizzera’ in particolare su Maghreb, Egitto e Africa Subsahariana e vedra’ la partecipazione di docenti universitari ed esperti provenienti da Italia e Francia e da diversi Paesi del nordafrica.    ”Il seminario – spiega Ersilia Francesca, docente di storia contemporanea dell’economia del nordafrica e medio oriente all’Orientale e organizzatrice della tre giorni – vuole essere un ideale proseguimento della riflessione fatta da noi nello scorso marzo sulle rivolte arabe. Stavolta abbiamo pero’ allargato lo spettro dell’indagine, guardando anche ad altri Paesi”.    In particolare ci sara’ un confronto tra i Paesi del Maghreb e il Sudafrica, stato africano che e’ uscito dai lunghi anni dell’apartheid e dell’isolamento, ma che ora ha trovato la sua strada sia dal punto di vista politico che di sviluppo economico. La giornata del 9 ottobre, infatti, sara’ aperta da Noor Nieftagodie, dell’Universita’ di Johannesburg, che parlera’ su ”Proteste, democrazia e la ricostituzione dei movimenti locali”.

Ma i temi affrontati nella tre giorni porocidana saranno tanti: si va dalle esperienze di governance dal basso, al focus sul ruolo delle donne nella societa’ e nella politica dei Paesi nordafricani, riflettendo anche sul ruolo delle donne nei movimenti islamisti. Ma si parlera’ anche di primavera araba e arte, partendo dai graffiti al Cairo, per arrivare alla letteratura rivoluzionaria e ai giovani che hanno girato in clandestinita’ documentari su quanto accadeva

Lascia un commento