Redazione | Alilauro ha presentato una proposta di esercizio dei servizi di trasporto pubblico marittimo nel Golfo di Napoli. La societa’, in una lettera inviata all’assessore ai Trasporti della Regione Campania Sergio Vetrella, si dichiara “immediatamente disponibile ad accollarsi l’esercizio dei servizi attualmente esercitati da Caremar, secondo i medesimi standards qualitativi e quantitativi” a fronte di una compensazione massima “pari al 65% di quella richiesta ed attestata dalla Caremar”.
Per Alilauro, il contratto di servizio pubblico in favore di Caremar, societa’ del gruppo Tirrenia, e’ stato assegnato “in deroga alle ordinarie forme di garanzia del rispetto di condizioni minime di trasparenza, equita’, non discriminazione e concorrenza e, al contempo, senza neanche una copertura normativa nazionale autorizzativa in tal senso”. Inoltre presenta “una determinazione oggettivamente sproporzionata della contribuzione a copertura degli obblighi di servizio pubblico necessari a garantire la continuita’ territoriale con le isole del Golfo di Napoli”.
Da qui la proposta di Alilauro di “assicurare gli obblighi di servizio pubblico nella medesima portata qualitativa e quantitativa” e “attraverso compensazioni dall’importo decisamente inferiore rispetto a quelle riservate ed assegnate direttamente a Caremar”, il cui fabbisogno espresso “e’ certamente sovradimensionato, con annesso e diretto danno al bilancio regionale”
Quindi se così fosse i dipendenti Caremar cominceranno finalmente a lavorare?
se la barca affonda lentamente i due passeggeri si spingono a vicenda per essere i soli a rimanere su…i tempi stanno cambiando
con quali navi, se non ne ha?
Secondo me il Sig Senatore Lauro sta correndo un pò troppo. Vuole accaparrarsi tutto Siremar, Caremar . Ma la mania di grandezza può anche portare al collasso. Comunque poi fà come con i dipendenti Siremar promette e poi non mantiene. Io non mi fiderei tanto. Staremo a vedere.
Fidarsi è bene non fidarsi è meglio.
Sono procidano, nato nel 1960 a Piazza Posta (quando esisteva ancora il fungo),legato all’isola anche se non risiedo più là. Il problema trasporti è stato da sempre una spina nel fianco di Procida. Collegata male, servita peggio.
Ormai si è legati alle società con grosse navi, dove basta un pò di vento per rimanere con le cime in banchina. Procida deve organizzarsi da sola,avere traghetti propri per assicurare un servizio fatto dai procidani per i procidani.
Si può fare se è vero che volere è potere. Siamo,siete gente di mare, non potete stare alla mercè di chicchessia. Vi saluto,saluto i procidani con grande affetto.