Vincenzo Scotto Di Fasano | Sarà presentata una petizione in Consiglio Comunale con le richieste tra l’altro, di spazi fisici per giovani e non, e un coordinamento tra le forze dell’ordine per attivare i controlli necessari. Questa petizione sarà stilata in collaborazione tra i giovani e il Coordinamento Cittadini Isola di Procida.
Questa la proposta che è venuta fuori dall’assemblea pubblica su mobilità e sicurezza di ieri pomeriggio nella sala consiliare del Comune. Massiccia la presenza dei giovani che hanno letteralmente riempito la sala. «Questo è un problema che riguarda tutti, soprattutto gli adulti» dicono gli organizzatori, che presentano le tematiche da discutere: «Le strade di Procida sono antitetiche al florilegio degli automezzi; se poi ci mettiamo pure che mancano i controlli è un disastro». Tra le proposte da vagliare il controllo dei limiti di velocità, la scarsa illuminazione delle strade, il manto stradale da rifare in alcune zone, il traffico dei mezzi pesanti che blocca la circolazione nelle ore di punta e danneggia l’arredo urbano. Si parla anche di un possibile divieto di circolazione nei week-end: «Prima dei divieti, dovrebbe venire il rispetto delle regole che già ci sono: non serve aggiungerne delle altre. Se c’è un codice della strada che prevede delle regole, è bene agire affinché quelle regole siano rispettate». C’è però un problema: «I carabinieri lamentano una carenza di personale, è difficile per loro pattugliare tutta l’isola con pochi effettivi e l’alcool-test deve venire da Ischia, perché le forze dell’ordine procidane non ne hanno in dotazione».
Puntualmente si arriva a parlare del rapporto dei giovani con l’alcool e dei sabato sera: «È il sistema che è sbagliato, un sistema che si è creato per tutta una serie di abitudini che si sono imposte a catena. Bisognerebbe capire perché non c’è un’alternativa allo “sballarsi” il sabato sera, perché si vede nell’alcool una fonte di divertimento» ribattono i ragazzi, «Il sistema siamo noi e la colpa non è dei carabinieri che non controllano».
Alcuni adulti insistono sull’imposizione di un divieto e di una maggiore sensibilità educativa da parte delle famiglie, perché poi «se non si può contare sul senso critico dei singoli o sulle famiglie allora ben venga l’intervento delle autorità». Proposta ampiamente bocciata, soprattutto dai ragazzi, i quali vedono divieti, imposizioni e quant’altro più come un danno che come una soluzione «La legge deve e vuole tutelare, non spaventare. Queste problematiche vanno discusse frequentemente con delle proposte concrete che non facciano perno sulla paura, perché la conseguenza sarebbe ancora una volta trattare i giovani come fossero degli automi».
«A Procida siamo abituati alle deleghe, c’è bisogno di instaurare un senso di responsabilità in tutti, non solo nei giovani, perché non sono solo i giovani a correre per le strade, ma per esempio anche i mezzi pubblici alle volte non sono da meno; perciò facciamo rispettare le leggi anche e soprattutto di giorno, perché la pericolosità è generale e non ha un target preciso».
Dunque, serve rispolverare le regole che già ci sono e serve farle rispettare: questa proposta viene soprattutto dai giovani, non a parole, ma portando il loro esempio di questa settimana di occupazione, in cui hanno stilato un regolamento che spontaneamente hanno rispettato tutti, senza costrizioni o imposizioni, con il plauso di genitori, insegnanti e dirigente scolastico.
«Quello che dispiace» ripetono i ragazzi, «è che si continuano a sottolineare le differenze, NOI adulti e VOI giovani: questo crea sempre più divisione e incomunicabilità».
Si è suggerito inoltre un servizio volontario (magari coordinato a Procida dai ragazzi del Servizio Civile) che accompagni a casa chi non è in grado di guidare, oppure ingaggiare una squadra di polizia privata (in pratica delle “ronde”) che pattugli le strade procidane.
Nell’ultimo Consiglio Comunale, il punto all’ordine del giorno riguardante la mobilità e la sicurezza sulle strade dell’isola è stato rimandato, proprio in virtù di questa assemblea. Nel prossimo, dunque, la discussione sui suddetti punti si baserà sulla petizione prodotta all’indomani di questa iniziativa, sicuramente costruttiva per il futuro dell’isola.
foto di Simona Florentino
Giovani
non vi fate ” strumentalizzare “…..
specialmente da chi usa solo le parole…. per convincervi,poi se devono spendere mezz’ora del loro tempo,o un euro da rimetterci,si tirano indietro.
Ci sono troppo marpioni in giro……