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Crisi, la Confcommercio: “Se io chiudo, chiude la mia Isola”

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Gen 25, 2013

Redazione | “E’ una conferma della drammaticità,della profondità e della durata della crisi in cui si trova ancora il nostro Paese. Una crisi che viene da lontano e rispetto alla quale ancora non si riesce a scorgere l’uscita dal tunnel. Una crisi che ha colpito e che continua a colpire, indistintamente, tutti i settori e tutti i territori senza fare sconti a nessuno. Una crisi che si è abbattuta soprattutto su quell’Italia produttiva dell’economia dei servizi di mercato, del terziario, dell’artigianato e dell’impresa diffusa che, vivendo prevalentemente di domanda interna, sta pagando il conto più salato”. Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel video proiettato durante la riunione presso il Mimante della nostra Ascom locale. Alla manifestazione  hanno partecipato le imprese isolane che hanno testimoniato lo stato di difficoltà che vivono quotidianamente. La realtà di tutti i giorni parla di un sistema di imprese che continua a rimanere sull’orlo del baratro “grazie” a una pressione fiscale di oltre il 56% per i contribuenti in regola, una burocrazia che richiede ad ogni impresa 120 adempimenti fiscali e amministrativi all’anno. E per lunedì alle 08.30 le imprese isolane si sono date appuntamento al Comune per aderire all’iniziativa nazionale e consegnare simbolicamente le chiavi della loro azienda.

4 commenti su “Crisi, la Confcommercio: “Se io chiudo, chiude la mia Isola””
  1. La categoria del commerciante locale è:… chi piange fotte a chi ride… hanno sempre contestato il mercatino, evidentemente Procida è un’ altro mondo; tre isole campane con mercati settimanali Procida NO perchè i commercianti dicono NO al mercato………. ed io devo avere pietà dei commercianti?????????? assolutamente NO,” a parte la crisi” adesso vogliono spendere al Comune. il Sindaco li benedice. il vero motivo è: alcuni di loro vorrebbero amministrare….. e comandare il tutto…………..

  2. La crisi è per tutti, si spende meno economia totale, cosa deve fare il comune?
    poverino! anche lui in astinenza. I commercianti, i proprietari dei locali abbassassero i prezzi, così iniziamo a discutere, sono sempre i cittadini a pagare abbassate i prezzi………… siete voi le istituzioni no il comune ed altri siete voi, anzi siamo noiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

  3. A parlare siamo tutti bravi. Diciamo che il mercatino che c’ è il martedi e venerdi, non paga suolo pubblico, non paga tasse perchè non battono scontrini fiscali. Non paga la spazzatura. I prezzi che fanno loro SONO SOTTOCOSTO (per sottocosto signica non soggetti ad IVA e non aggiungo altro di facile intuizione) E QUINDI FUORI PORTATA DEL COMMERCIANTE LOCALE. E dell’ IVA??? L’ unica cosa che paga è il traghetto andata e ritorno. Loro buttano poco quanto niente e quel pò che buttano, non fa una grinza. Il locale quando butta qualkosa… so soldi sangue e sacrifici!!!

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