Redazione | “E’ arrivato il momento, non più rinviabile, affinché una proposta di legge sul reddito minimo garantito venga inserita nell’agenda politica di questo paese. I numeri che ogni giorno vengono presentati dagli enti di statistica e di ricerca raccontano di un paese sull’orlo del disastro sociale, un defalut sociale che sta dimostrando con sempre maggiore chiarezza la necessità di una nuova politica redistributiva e l’importanza, cosi come definito in molti testi e risoluzioni europee, della misura del reddito minimo garantito”. Sono queste le parole a margine di un incontro – presso la sede isolana di Sinistra ecologia e Libertà – dove il candidato locale al Senato Fabio Branchi – ha illustrato ai partecipanti uno dei primi provvedimenti che dovrà prendere il nuovo governo. La legge vista da certa politica come una misura utopistica, nonostante 25 paesi Ue – tutti ad eccezione dell’Italia e della Grecia – già lo prevedano vine fatta passare come contrapposta alla tutela del lavoro e alle politiche per l’occupazione. Come se una strada escludesse l’altra. “Infatti oggi la precarietà è la drammatica realtà quotidiana di tutti i giovani ,dei milioni di disoccupati, di chi ha contratti a tempo o saltuari. In questi anni, in Italia i diritti sociali e del lavoro sono stati progressivamente sacrificati sul piatto e nel nome della competizione globale e dell’abbattimento dei costi. Per far fronte alle problematiche lavorative giovanili, per ridar fiato e speranza, libertà e decoro , futuro e lungimiranza ai sogni dei giovani, noi di Sinistra Ecologia Libertà abbiamo deciso che preservare la dignità della persona inoccupata, disoccupata o precariamente occupata, deve essere uno dei primi punti della nostra azione di Governo.” Una forma di reddituale diretta concerente l’erogazione di un beneficio individuale in denaro pari a 7200 euro l’anno, da corrispondere in importi mensili di 600 euro ciascuno. ” Oltre ciò inseriremo nel dispositivo legilsativo anche forme di reddita indiretta e cioè: a) la circolazione gratuita sulle linee di trasporto pubblico locale e regionale su gomma, rotaia e metropolitane; b) la fruizione gratuita di attività e servizi di carattere ricreativo, sportivo e culturale; c) il pagamento delle forniture di pubblici servizi; d) la gratuità dei libri di testo scolastici; e) il contributi per ridurre l’incidenza del costo dell’affitto sul reddito percepito nei confronti dei soggetti beneficiari titolari di contratto di locazione; f) la gratuità delle prestazioni sanitarie; g) l’erogazione di somme in denaro aggiuntive, tenuto conto delle particolari esigenze di protezione e sostegno nei differenti contesti territoriali.”