Una sorta di “Restituito ad integrum ed antiquum” della storia dei “topoi” isolani. Scelte che non possiamo non condividere.
1) Via Principe Umberto ( già via S. Leonardo) diventerebbe “ Via Elsa Morante”. La motivazione è di rendere omaggio ad una scrittrice che ha dato lustro e fama a Procida. Il romanzo “L’isola di Arturo”, premio Strega 1959, è stato scritto e pensato sulla nostra isola ed in funzione di essa. Infatti, oltre a descriverne le coste, le spiagge, le varie cale e calette, fornisce anche un’esatta e profonda lettura dei suoi abitanti e delle sue usanze. Oppure si potrebbe intitolare alla scrittrice il tratto di strada ( attualmente via Vittorio Emanuele ) che va dal “mamozio” a Piazza Olmo, strada contigua ai Giardini di Elsa.
2) Casale Principe Umberto diventerebbe “ Casale Madonna delle Grazie” o addirittura “Casale Sèmmarezio”in ossequio all’antica dicitura procidana, tuttora in vigore nel parlare popolare, che vedeva l’omonima chiesa al centro della stessa “grancia”.
3) Via Principessa Margherita subirebbe la trasformazione in “Via della vigna” a ricordo dei primi insediamenti viti – vinicoli procidani. Quando nei secoli scorsi Terra Murata cominciò a diventare troppo stretta per i suoi abitanti, i Procidani presero ad espandersi verso il basso costruendo i “casali” della Spianata e del Vascello. Già prima, però, scendevano a coltivare le terre della Vigna che all’epoca era sprovvista di abitazioni e costituiva il polmone verde per tutta la zona.
4) Casale Principessa Margherita diventerebbe di conseguenza “Casale Vascello” Tale denominazione è largamente usata dal popolo. Difatti nessuno oggi si sognerebbe di indicare tale zona con il suo nome ufficiale: per tutti essa è “Il vascello”.
5) Via “Regina Elena” dovrebbe diventare “Via della Starza” in omaggio all’antica denominazione della zona. Il termine “starza”, largamente in uso nelle campagne del napoletano e del meridione in genere, è di origine feudo- medievale e serve per indicare dei vasti campi coltivati a viti, grano, olivo ed arbusti vari. Tale denominazione connotava (e connota) l’attuale zona dell’Annunziata e delle campagne attorno. Ancora oggi nel linguaggio popolare, riferendosi a tale località, si usa dire “Fòr’a starza”. La denominazione “Via Regina Elena” i Procidani non l’hanno mai sentita come veramente propria. A tal proposito si cita il verbale di una Santa Visita effettuata dal Cardinale di Napoli Sisto Riario Sforza nel 1869 a Procida, curato don Nicola Ricci: “Alla fine giungemmo in una grande starza dove trovammo una cappella diruta dedicata all’Assunta e S. Sebastiano con annesso monastile”. La cappella diruta era l’attuale sagrestia dell’Annunziata cui in seguito fu aggiuntala nuova chiesa presente oggi. La “ starza” era tutta la zona che gravitava intorno al piccolo tempio ed al monastile.
mi piacciono questi nuovi nomi.
SOLO COMPLIMENTI AL DOTTORE.
SPERIAMO CHE QUESTI AZZECCACARBUGLI ACCETTINO IL PROGETTO
buona idea ma che non costi troppo però realizzarla
Suggerirei di dare un nome anche a tutte le varie traverse di via Flavio Gioia, almeno così i postini non si sbagliano con i vari numeri delle traverse.
Cosa ne pensate di intestare la panoramica a operazione primavera? Via Operazione primavera. sono 25 anni che vogliono un riconoscimento non sapendo cosa inventarsi pur di farsi notare.
IO INTITOLEREI UNA STRADA AI FALSI MORALISTI DI CUI SOPRA
PARLANO DI DECORO E DI VOLONTARIATO GENTE CHE HA UNA O PIU CASE ABUSIVE AHAHAHAHHAHAHHAH
STATE ZITTI CHE VI SMASCHERIAMO IN UN ATTIMO. L’UFFICIO TECNICO HA TUTTE LE PRATICHE DI QUESTA GENTE SANATORIE, CASE ABUSIVE, VIALI ABUSIVI. E PO PARLANO DI SEMAFORI E CAXXI VARI.
STATE CALMI TUTTI CHE VI TENIAMO SOTT’OCCHIO!!!
COPIE DEL CATASTO ALLA MANO DELLE PARTICELLE E DI TUTTO IL RESTO. STATE ATTENTI!! A COME VI MUOVETE E QLLE STRONZATE CHE DITE
mamma mia e che paura!!!!…prrrrrrrrrrrrrr
Complimenti al dr. Retaggio. Ma perché Vascello e non Vasciello? Attenzione alla “italianizzazione” dei toponimi che spesso produce travisamenti di significato. Nè tantomeno è utile tentare di ricostruire l’etimologia sulla base della semplice assonanza fonetica, peraltro riferita all’italiano, lingua “subentrata”. La denominazione “Vasciello” probabilmente non ha alcun rapporto col vocabolo “Vascello” ma potrebbe riferirsi alla posizione del primo casale sorto fuori le mura ed in basso – vascio – rispetto alla terra. Auguri per l’iniziativa.