Redazione | Non le manda a dire il primo cittadino che prendendo spunto dalla riapertura di Vivara e da altri indubbi segnali di rilancio dell’isola – anche in vista di queste festività pasquali – lancia segnali forti a chi – come dice lui stesso – “veste i panni di detrattore per il solo gusto di farlo, ribadisco che ormai la politica ha cambiato rotta ed abitudini e che la demagogia serve a ben poco…”.
E qui il sindaco passa ad elencare i risultati raggiunti in un arco di tempo davvero breve: “Abbiamo sistemato l’annosa questione della depurazione delle acque – spiega – iniziato i lavori per la metanizzazione, riaperto al pubblico l’oasi naturale di Vivara (che nell’ambito dell’offerta turistica costituirà un inestimabile valore aggiunto), restituito alla comunità procidana Terra Murata dopo venticinque anni di tentativi andati sempre a vuoto, raggiunto numeri da record nella raccolta differenziata in appena sessanta giorni. E ora, finalmente, anche il mondo mediatico guarda all’isola in una veste diversa, mostrandola non più parente povera di Ischia e Capri, ma come una terra in grado di costituire molto più di un ripiego alle due cugine”. Poi una considerazione accompagnata ad una riflessione finale: “Anche alcuni ospiti abituali di Procida mi hanno riferito di averla trovata migliorata ad occhio nudo – conclude – ma questo naturalmente non ci fa cullare sugli allori, perché consapevoli di un processo di conversione che presenta ancora molte tappe. Ringrazio ovviamente i cittadini, dal momento che gli artefici principali di questa repentina inversione di marcia sono stati soprattutto loro, e ripeto faccio altrettanto anche con chi, muovendo critiche o osservazioni, ha creato spunti di discussione e riflessione.
“Capisco che in una realtà, specialmente una piccola realtà – le discussioni, il dibattito ed anche le critiche siano all’ordine del giorno, ed io le guardo e le valuto anche con attenzione quando vi intravedo contenuti costruttivi. Poi certo, viviamo una fase in cui la politica è nell’occhio del ciclone a prescindere, ma non si deve dimenticare quanto è stato fatto per Procida negli ultimi tre anni”.
Caro vincenzo stai facendo un buon lavoro, impegnandoti con sacrificio e dedizione alla guida della nostra isoletta e come te dici i fatti di vedono. Lascia perdere i seminatori di zizzania e soprattutto tienili lontano perchè purtroppo noi procidani siamo terreno fertile per l’erba cattiva. In bocca al lupo