Redazione | La morte di Domenico Aniello Barone,70 anni, di Monte di Procida, avvenuta ieri nei cantieri Maglietta di Pozzuoli, per cause tutte da accertare, ha riaperto nella comunità isolana una ferita di diciannove anni fa su un mistero tutt’ora irrisolto.
Intorno alle 04.00 della notte tra il 6 e 7 luglio 1994 sette marinai di equipaggio del mercantile Lucina furono trovati tutti con la gola squarciata: sei nelle loro cuccette, uno che forse si era accorto di quanto stava accadendo, in un corridoio. Tra i sette il nostro concittadino, Gerardo Esposito. La nave di proprietà della società ‘Sagittariò di Monte di Procida, era giunta da Cagliari con un carico di duemila tonnellate di semola per il cous cous. E proprio a Cagliari Domenico Barone per puro caso rimase a terra. Con lui non si imbarcò un altro membro dell’equipaggio. Gaetano Giacomina, di Oristano, un agente della struttura supersegreta Gladio, che per anni era stato infiltrato proprio in Algeria. Giacomina, nome in codice G-65, morirà in uno strano incidente, nel 1998, nell’isola di Fogo, nell’arcipelago del Capo Verde. Il suo corpo non è mai stato identificato.
Il mercantile era salpato a giugno da Cagliari ed era bloccato da 27 giorni nel porto di Djendjen. Il perché‚ di questa lunga attesa è un mistero. Come resta un mistero la scomparsa di 600 tonnellate di carico. C’è chi, su quelle 600 tonnellate di carico scomparse, ha fatto ipotesi molto precise: forse si trattava di armi o di scorie radioattive.
La tesi ufficiale, cioè quella di un massacro organizzato dagli estremisti islamici, non ha mai convinto molto. Ma la verità su quella carneficina resterà molto probabilmente sepolta per sempre. E’ sfuggita dodici anni fa in un processo bruciatosi in appena due giorni ad Algeri e conclusosi con una sentenza che a tutti è apparsa “politica”
AMMAZZA
CMQ. POTETE ANCHE RILASSARVI TANTO LA GABANELLI NON HA LIBERTO IL SUO POSTO ALLA RAI ….;-)
SCHERZO…..OVVIAMENTE ULTIMAMENTE STATE FACENDO UN’ OTTIMA INFORMAZIONE…STILE REPORTER…
COMPLIMENTI
Certo se quest articolo non fosse stato scritto probabilmente i familiari del procidano scomparso non avrebbero appreso questa notizia.
In tal modo è stato solo messo il dito della piaga giacche’ , in realtà, la ferita non si è mai richiusa sebbene siano trascorsi quasi 19 anni.
A differenza del commento di federico che testimonia la piccolezza del suo cervello, io da moglie di un marittimo prego tutti i giorni che non accada mai una cosa del genere. Il mare ha dato tanto alla nostra isola ma ha chiesto anche tanto….questa vicenda ne è la riprova. Avete fatto bene a non far dimenticare la memoria di questi avvenimenti per le future generazioni miei figli compresi.
M
signora Mariella , cosa non ha ben capito del commento di Federico?
Il signor Aniello Barone non è deceduto sulla Lucina bensì in un cantiere , qualche giorno fa.
Non essendo un nostro concittadino e non essendo deceduto 19 anni fa il quella tragica circostanza, credo che neppure leggendo il manifesto funebre(al MONTE DI PROCIDA) avremmo capito chi fosse.
Lei forse sarà la moglie di un marittimo ma prima di insultare le persone si chieda perchè esprimono (senza offendere nessuno , a differenza sua) certi pensieri.
Nessuno vuole che accadano certe tragedie e soprattutto chi perde un padre o un marito in questi casi non vorrebbe leggere dopo 19 anni ma anche 20 o 30 o 40 notizie che infieriscono su ferite che bruceranno sempre.Notizie che, per altro riguardano quella vicenda soltanto indirettamente.
Inoltre Signora Mariella ,sappia che parte delle notizie scritte in questo articolo sono inesatte .
Quindi ad un parente del defunto Gerardo magari l’articolo non è stato molto gradito, ci ha pensato a questo?
Grazie
Signora Mariella,vorrei spendere qualche parola per mio fratello, se mi e’ possibile.Forse, come lei ha detto, ha il cervello un pò piccolo o forse come è più plausibile, è il suo cuore ad essere molto grande giacchè per lui è sempre molto difficile parlare o sentire parole ( per lo più a sproposito) sulla morte di papà .
Ecco perchè vorrei giustificarlo .E ci tengo a precisare che lo faccio giusto per il suo commento sgradevole visto che Federico non ha detto niente di offensivo .Ora vorrei trovare anche una giustificazione per i suoi insulti ma non mi viene in mente altro se non che lei ,forse, ha la lingua tanto lunga quanto il cervello vuoto. Anche perchè , rileggendo il commento di Federico non mi risulta che lui dica “di non pregare” affinchè non accadano disgrazie del genere. Anche noi siamo molto provati quanto lei( suppongo anche di più) ed è per questo che non siamo molto felici (a differenza sua, che non vuole far dimenticare la memoria di questi avvenimenti per le generazioni future suoi figli compresi) quando vengono accostate a nostro papà vicende che riguardano la sua morte e la sua persona in maniera indiretta, se non forzata.
vorrei consigliarle , se posso permettermi, di insegnare ai suoi figli ad avere buon senso, educazione e intuito . Tutto ciò che non ha avuto lei nel suo commento precedente. Poi a parlar di piccolezza di cervello vorrei aggiungere che lei non è stata neppure in grado di capire ciò che Federico ha scritto .
Saluti
Maria Esposito
Ragazzi lasciate perdere. Non vale neanche la pena di commentare.
Cara Maria non sentirti in dovere di dover giustificare tuo fratello; prima di tutto perchè non ha detto e fatto niente ed inoltre le uniche persone che non dovranno mai giustificarsi su questi argomenti siete proprio VOI:
Non sono certo quelli i ricordi che si devono avere dentro:
Non saranno certo quei momenti terribili che non si dovranno dimenticare…ANZI.
Il dolore, la sofferenza si devono lasciare indietro.
Saranno ben altri ( e sono tanti) i valori e i ricordi che dovranno rimanere nel cuore di questi ragazzi e anche di tutti noi.
Figli di un ragazzo VERAMENTE in gamba.
Prima di commentare, con tanta leggerezza determinati episodi, amici della rete, collegate bene cuore e sopratutto il cervello, che a volte le parole possono far più male dei fatti.
Un saluto ed un abbraccio a Federico e Maria
Grazie di cuore da Federico e me signor Scotto, le sue parole sono state di conforto soprattutto perchè la pensa come noi .