Redazione | Una processione – quella dell’altro ieri – in linea con i tempi che corrono. Pochi festeggiamenti, pochissimi fuochi pirotecnici, sermoni e canti improvvisati. Lungo un percorso tortuoso ed incomprensibile, la processione è apparsa – per lunghi tratti – più “penitenziale” di quella del Venerdì Santo. Dall’Inno nostrano a San Michele “Al gran principe degli angeli….tutta Procida rende onore” , all’antica invocazione di quattro secoli fa di Papa Urbano VIII (Te, splendor et virtus Patris, te vita Iesu cordium….) che pochi conoscevano, scivolando nell’imbrunire di lucette e bandiere. Non sono mancate polemiche prima e dopo la processione. Alcuni confratelli dei Bianchi non hanno preso parte al sacro corteo per divergenze col clero dovute al posizionamento che da secoli vede il Pio sodalizio del SS Sacramento – nella qualità di confraternita più antica – posizionarsi “ultima” nel corteo. Così non è stato – purtroppo – preferendo che il gruppo del coro venisse posto prima della statua del Patrono e delle autorità ecclesiali. Dividendo di fatto la processione da un lato in un carosello di confratelli, gialli, rossi, turchini e Bianchi. Ognuno col suo vessillo, con i suoi Ave, Pater , Gloria. E dall’altro, coro, preti, Statua, Autorità, banda musicale e popolo. Non una questione di forma, quella passa, ma una giusta questione di principio. Anche altri confratelli ( degli altri sodalizi isolani) hanno mostrato il loro disappunto per la situazione creatasi e per tante altre che riguardano i rapporti con il venerando clero locale. Qualcuno sarebbe pronto anche a lasciare. Per la cronaca la processione ha fatto sosta alle due altari che sono state allestite sul tragitto del corteo. Una a largo Callia e l’altra alla Madonna della Libera ( Al pontone ). A Marina Grande col passaggio di consegne tra portatori (tra gialli e rossi) la processione ha proseguito fino alla chiesa di San Leonardo dove la statua del Santo Patrono resterà esposta ai fedeli. Domani all’imbrunire ( 19.30) un altro mesto corteo – definito più socialmente fiaccolata – riporterà la statua Argentea del santo Patrono all’Abbazia di Terra Murata.
il curato FASANARO ultimo custode e curato della chiesa di san michele si starà rivoltando nella tomba che brutta fine
carissimo alessandro hai ragione i tempi non sono più quelli, il nostro arciprete e colleghi vogliono mettersi in mostra come sempre io sono……l’altro,hoesercitato alla sanità……..poi dicono nessuno va in chiesa.siete voi clero che non volete piu noi popolo in chiesa
Non vivendo più l’isola da anni x questioni di lavoro non ho potuto assistere a questo scempio da voi raccontato.
Sono anni che sono lontano da Procida e le processioni erano una cosa davvero importante, erano le nostre radici.
Io sono confratello dei Gialli e mi vergogno se sono accadute cose simili, ricordo quando pregavamo giù alla cappelletta la domenica mattina prima della fatidica messa delle 09.30 del grande curato Don Luigi Fasanaro.
San Michele e la processione è del popolo e nostra e non dei preti che si susseguono che vanno e vengono, mi unisco anche io a quello che hanno detto alessandro e gianni.
ciao
MA MI SBAGLIO O ULTIMAMENTE CE L’AVETE CON I PRETI ED IL CLERO VOI DI TG PROCIDA?
XCHE’ SE COSI FOSSE
DOVETE SAPERE
CHE
SIAMO
TUTTI
DALLA VOSTRAAAAAAAA PARTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!
Mio figlio mi ha detto di questo articolo, e vi porto l a mia testimonianza. Sarà pure vero che i preti non sono buoni, che la chiesa fa vomitare ma certi confratelli non sono da meno, ma li avete mai visti questi confratelli,gente esibizionista che sta li solo per quelle 4 feste. Io ero uno di loro e non partecipo più mi hanno fatto venire il voltastomaco, tre turni per stare sotto il cristo morto la discesa di terra murata sempre gli stessi, sotto san michele sempre gli stessi, uno scempio fa bene Del Prete che toglie tutto di mezzo, le sciolga queste confraternite
Non vorrei esagerare
ma,(e mi scuso col Dir. del Tg procida in anticipo se sono un pò diretto..)
io penso che non si renda un buon servizio quando ,nel presentare un avvenimento secolare di fede e tradizione religiosa,ci si presenta con un articolo alla “Feltri “,solo sensazionale,con il titolone in bella mostra,penso solo per destare curiosità e essere clikkato( ed è questo l’importante,vero Direttore…).
Le divergenze poi tra il Clero….,se il coro deve venire prima o dopo,se i confratelli dei ” Bianchi ” devono essere primi,o venire dopo…i gialli,o i verdi , o i rossi
mi sembrano delle banalità estreme.
Non penso che in questi tempi abbiano più un valore le Confraternite; per chi crede in queste cose ( io,certamente di no ) credo che sia venuto il momento di scioglierle : io scelgo la ” fratellanza universale ” (logicamente ,è solo una mia opinione,non vorrei influenzare nessuno,per carità).
indagate su l’albano francescano e lasciate stare san michele, all’albano c’è puzza di bruciato, il tintinnio delle manette
MA COME MAI I PRETI TACCIONO IN QUESTE DOMANDE? PERCHè NON RISPONDONO? PERCHE’ SI NASCONDONO?? IL PRESBITERIO LOCALE PERCHE’ TACE? DOBBIAMO SCRIVERE AL CARDINALE??
E FARLI UNA KIAVICA?
ma per favore sarebbe meglio che un po di persone adulte si facessero da parte con questi esibizionismi, è sempre la stessa storia ogni anno,c’ è sempre qualcuno che propone di far camminare le congreghe a 4 ma la risposta è sempre no,perchè tutti voglio farsi notare, ma quando capirete che c’ è ben altro di importante? cosa cambia uscire prima o dopo?? io da frequentatore di queste manifestazione non riseco a trovare una risposta,ogni anno per portare un po’ il cristo morto serve la raccomandazione papale, poi vi lamentate se i ragazzi di allontanano non credo sia giusto che un giovane si deve veder spingere via se prova anche solo per un attimo ad avvicinarsi ad una statua, anche se bisogna da dire che la confraternita dei gialli da l’ occasione a tutti di portare San Michele.