Redazione | Riceviamo e Pubblichiamo | Gentile direttore, permetteteci una breve considerazione alla luce degli eventi che si stanno vivendo in questi giorni: anche se è una banalità permetteteci un ragionevole dubbio cercando di capire cosa accade: In questi giorni, il paese delle contraddizioni, sta rifacendo il “look” , o meglio la pavimentazione in asfalto in un tratto di via V.Emanuele. Anche se molto discutibile la scelta del giorno di inizio, in coincidenza con l’apertura dei giochi della gioventu, che ha creato molti problemi e pericoli (anche se nessuno se ne è preoccupato) , alle decine di bambini e genitori che alla fine della manifestazione per raggiungere le proprie abitazioni dalla parte di marina grande hanno dovuto attraversare la montagna di polvere e detriti smossi dal macchinario che imperterrito continuava a tritare. Ma questo materiale non è considerato rifiuto speciale? Ma è possibile che bambini in carrozzina sono stati costretti a respirare quella polvere senza che nessuno si preoccupasse di fermare quella barracca? Ho visto persone che si scrollavano da dosso polvere di catrame come se fosse stato investito da una tempesta di sabbia. Sembrava di stare in un film di Spielberg dove bisognava lottare contro il tempo e fare presto prima che succedesse l’irreparabile. L’irreparabile in questo caso, equivalente, forse della perdita di un ora di lavoro. Un rischio del genere ad anime innocenti per non perdere….un ora di lavoro? Ma quello che ci è apparso alquanto, anzi, molto strano è che sul luogo dei lavori ormai da due giorni si nota esclusivamente, da parte del Comune, la presenza esclusiva di politici a seguire i lavori. Ma aiutatemi a capire: ma che ci fanno i politici in mezzo alla strada a dirigere i lavori e dirigere il traffico? Ma quà c’è qualcosa che non quadra! Qualcosa….che forse….non si riesce a capire. Qualcuno mi sa dire che competenza hanno, nel settore, persone come Domenico Scala (il cui impegno è assolutamente indiscutibile), ma che probabilmente di edilizia non ne capiscono un tubo? Ma invece di Vincenzo Capezzuto non sarebbe stato più logico che sul luogo dei lavori ci fossero stati i rappresentanti dell’ufficio Tecnico del Comune (massima rappresentativa del settore)? Completamente ASSENTI! Siamo o no siamo il paese delle contraddizioni? Ma immaginate Montezemolo e il consiglio di amministrazione che fa il pit stop alla Ferrari?? Ma e’ uno scherzo? Qua…non si capisce più niente! A pazziell man e creature!!!!!!
Francesco….per le amiche…….Franch….. ino
Ovviamente non entriamo nel merito delle considerazioni sollevate da Francesco ( franchino per le amiche ).
Per onor di cronaca il primo giorno dei lavori sul posto abbiamo visto anche l’ing Donato Cibelli e l’Architetto Paola Esposito.
Sui lavori, sugli orari, le procedure, gli iter e soprattutto sulle modalità dei lavori (a norma o meno) giriamo l’interrogativo alle persone interesate auspicando – anche noi – una risposta in tempi celeri.
Un mille grazie al sempre disponibile Direttore per l’accoglienza.
Non sono passati certo inosservati l’ing. Cibelli e l’architetto Esposito, ma io facevo riferimento esclusivamente agli addetti dell’azienda Comune ( e non mi sembra che loro siano dipendenti Comunali o tecnici del Comune).
Sapevo che le loro competenze fossero per la direzione lavori.
se dovessi sbagliarmi, meglio cosi.
F.Scotto
caro direttore, siamo alle solide, una cosa si fa non vabene non si fa perchè non si fa ,noi procidani siamo nati solo per parlare………..va bene cosi
…….Martedì 14 verso le ore 14,30, mi sono recato (a piedi) all’ASL per sottoporre la mia nipotina alla rituale vaccinazione. Bene……. è stato come se stessi alla “Parigi-Dakkar. Sono a favore del lavoro e dei lavori ma, “si deve e si può fare di meglio”. Grazie…!
Sono daccordo con il Sig. Scotto
Solo, per la solita buonasorte non ci scappa il ferito o il morto.
Ma proprio non ci si arriva con il cervello, che le cose vanno fatte e vanno fatte bene?
O il fine deve giustificare i mezzi mettendo a repentaglio la sicurezza delle persone?
In mezzo a quello schifo per cui andrebbero deninciati gli addetti ai lavori che hanno agito senza rispettare alcuna norma di sicurezza, c’è passato anche mio figlio che a casa è tornato pieno di polvere di catrame.
Tanto a loro che gli frega? non sono figli loro!
Quello che ti spetta di diritto (strada decente) a Procida deve essere intesa sempre comeun regalo e bisognerebbe stare zitti se i mezzi non sono idonei?
si fa,non si fa…
Si deve fare e si deve fare a norma.
Non è un regalo! E’ un diritto!
S non lo sapete fare, non lo fate! Andate a zappare, con tutto il rispetto per gli agricoltori.
Antonio
Per mettere a norma ed in sicurezza i lavoratori e gli abitanti, dovrebbero chiudere del tutto la strada, però essendo che è il centro dell’ isola e la strada è molto agglomerata, non la si può chiudere del tutto. Invece di passarci con bici e anche con motorini portati a mano, evitiamo di passarci ed il problema non sussisterebbe. Semmai per chi deve andare e venire per e dalla Chiaiolella, si poteva fare diversamente cioè con navette da e per S. Antonio.
Si vede dal fumo che ……..sono castagne!
Meglio riderci sopra! Ingegneri di qua, e politici di la…e alla fine che succede? calcoli sbagliati per il quantitatico di bitume.
E’ finito l’asfalto!
Non entriamo nel merito della qualità del lavoro! meglio lasciar perdere!
Braccia sottratte …..all’agricoltura!
Però bisogna dire una cosa..
perchè va detta……
MENO MAL CHE E’ FINITA !
Antonio
(ma vi lamentate sempre……….)