Redazione | In più di due decenni per fronteggiare l’ emergenza traffico sulla nostra isola ci si è inventato di tutto. Negli anni qualsiasi temporaneo dispositivo è quasi totalmente fallito. E se da un lato non ha fatto gioire chi sogna una Procida come un un museo a cielo aperto, dall’altro lato ha finito per scontentare anche chi pensa che l’isola vada vissuta “on the road”. Una morsa che ha stritolato qualsiasi amministratore che si sia solo affacciato sulle problematiche del traffico e della mobilità della nostra isola. In certi casi addirittura la situazione è peggiorata, se ci aggiungiamo nuovi “modelli e stili” di mobilità territoriale. Anche qualche voluminoso studio e qualche (inutile) convegno è stato, ed è, purtroppo sconfessato ogni giorno dal traffico ( selvaggio) che affligge le stradine isolane. Perché il vero problema della mobilità – e delle conseguenze dell’utilizzo dell’auto privata – è proprio il “selvaggio” modo di muoversi per l’isola. E se per questo modo di agire basta il codice della strada, per tentare di porre rimedio (almeno in parte) all'”emergenza” traffico che giunge ogni primavera e poi dimenticato in autunno, negli anni si è pensato alle targhe alterne.
Rispetto alla “saturazione” degli spazi disponibili, ( 34Km di stradine ) la scelta di abolire a giorni alterni metà delle targhe, ha puntato ( almeno nelle intenzioni di chi le ha volute) di far sì che tra un’auto e la strada ci fosse (per paradosso) lo spazio dell’auto mancante e quindi un dimezzamento di quelle circolanti poteva far sembrare le stradine più sgombre e libere. In base ad una semplice osservazione ( che non ha carattere scientifico) abbiamo considerato un tratto di strada ( Via Vittorio Emanuele – Tratto San Leonardo – Piazza della Repubblica ) per un’ora (la mattina) prima e dopo l’introduzione del dispositivo di limitazione delle targhe alterne. Or bene la differenza e stata minima, quasi nullo. Nel primo caso ( maggio 2013 – sono transitati 54 veicoli). Stessa ora, ma luglio 2013, 49 veicoli ( con le targhe alterne ). Un dato sconfortante che ne sancisce un sostanziale fallimento che è facile anche da spiegare. Da un lato le tantissime deroghe al divieto di fatto tagliano di pochissimo le limitazioni e dall’altro la sovrabbondante proprietà di due auto in tutte le famiglie con targhe diverse fa si che per le strade dell’isola la situazione è sempre più o meno la stessa. Più di novemila mezzi di locomozione sembrano davvero un po’ troppo e fanno fallire (e faranno fallire ) qualsiasi dispositivo antitraffico di ogni sognatore isolano. Il problema da anni crediamo sia a monte. Il traffico isolano non ha bisogno dell’ aspirina annuale. Per troppi anni superata la fase acuta primaveril-estiva non progettiamo un modello di mobilità territoriale a quindici – vent’anni che da un lato limiti l’uso dell’auto privata e dall’altro scoraggi l’acquisto. Impresa ardua se pensiamo che oggi ci sono più automobili che abitazioni sulla nostra isola e la gente per storia e cultura non rinuncia all’ auto. Ma è solo tagliando il numero di veicoli sul territorio che potremmo guardare ad un’isola senza traffico. Non senza auto, ma senza traffico che è diverso. Perché la cosa da fare successivamente sarà quel del rispetto delle regole del codice della strada esistenti e che sono completamente disattese dagli automobilisti più indisciplinati.
Il problema è sempre lo stesso!
Ultimamente e’ peggiorato molto , ma qualsiasi amministratore che va al potere ha paura di scontrarsi con il popolo delle 2 , 3 e 4 ruote.
Nessun cambiamento ! nulla di nulla! molto peggio rispetto agli anni addietro.
Talvolta, anzi quasi sempre si critica il divieto: Ma in assenza di alternative è l’unico modo per poter camminare a piedi per l’isola, pur correndo il rischio di essere stirato da taxi e pulman!
La cosa peggiore di questo paese a livello traffico ritengo sia la sosta selvaggia con il benestare del nostro governo isolano.
Auto parcheggiate dapertutto! Nelle strisce, fuori le strisce, in curva, , sui marciapiedi.
E’ assurdo! E GIUSTAMENTE….ma esiste un codice della strada? e allora fatelo rispettare!
Via San Rocco sembra il deposito auto e moto di una multinazionale: centinaia e centinaia di veicoli in sosta su 200 metri di strada!
per non parlare delle curve!!!
Piazza della repubblica, curva banco di napoli fino alla sirenetta. decine di auto in sosta e nessuno se ne importa!
Via Libertà, auto in sosta che per sorpassarle bisogna invadere l’altra corsia! Auto in sosta in curva notte e giorno , vicino al catino, e nessuno dice nulla!
Piazza olmo? tragedia totale! di tutto di piu!
e questo vale per tutta l’isola.
Difronte al pontile aliscafi auto e motorini dei residenti in sosta e nessuno dice nulla.
poi come un fesso parcheggi per un attimo e gli stessi residenti chiamano i vigili e loro ti fanno il verbale.
E’ una vera assoluta indiscutibile VERGOGNA!
Vogliamo ridurre il traffico a procida?
Cominciamo a ripulire le strade dalle auto in sosta. O la metti nel tuo parcheggio. o in un parcheggio privato. o in un parcheggio comunale, o l’auto non te la fai!!!!!
centinaia e centinaia di motorini e auto in via san rocco da piazza dei martiri alla congraga dei turchini. a volte ferme da mesi.
ma mica via san rocco è il cesso pubblico!!!!
Caro sindaco una volta tanto fai il tuo dovere: rendi quest’isola piu vivibile.
COSI NON VA!!!
e poi dopo tutto quanto elencato, ti scade il gratti nelle strisce e prendi il verbale!
oppure non hai il casco a norma e ti verbalizzano e levano il cinquantino!!!!
Ma che dice???? noi la macchina la dobbiamo tenere e pure sotto casa!
Eliminate quelle strisce bianche!! al massimo disco orario 15 minuti dove proprio si puo! il resto solo ed esclusivamente strisce blu!!
E so bene di mettermi contro tre quarti della popolazione ma a me non frega un ca…. Io non ho paura delle elezioni!!