Redazione | Primi cento giorni di lavoro e prime indicazioni per il nuovo presidente dell’ Ospedale Civico Albano Francescano. Insediatasi ufficialmente lo scorso aprile, ad Emilia Carannante, nell’occasione di queste prime cento candeline, abbiamo chiesto di tracciare un bilancio di questi mesi e le linee guide degli anni che verranno.
1) I primi mesi all’albano Francescano. Cosa conoscevi dell’ente. Come lo immaginavi invece cosa hai trovato?
Come tutti i cittadini dell’isola sapevo ciò che si poteva leggere dagli organi di informazione. La situazione reale si è presentata diversa.
2) La nomina ha suscitato delle perplessità. C’erano altri candidati tra cui il presidente uscente, e altri. Quanto ha influito la politica?
Io personalmente non mi sono mai occupata di politica. Probabilmente la scelta è stata effettuata su criteri differenti.
3) I primi atti quali sono stati?
Appena dopo l’insediamento, il primo passo è stato quello di preoccuparmi dello situazione generale degli anziani ospiti della Fondazione Albano Francescano e della loro vivibilità nella Casa Albergo. A seguire, insieme a tutti i membri del nuovo Consiglio, abbiamo dovuto affrontare tutto ciò che riguarda “l’ordinario” e cioè la parte più delicata che è la situazione economica e le altre principali vicende in cui è coinvolta la Fondazione.
4) Oggi in che situazione economica è l’ente?
Dovendo rispondere sinteticamente…direi disastrosa. Il da farsi?…Ci stiamo attivando sperando di raggiungere un giusto obiettivo.
5) Le precedenti gestioni? La vertenza eredi Diana. Allargamento consiglio di amministrazione?
Non mi pronuncio sulle precedenti gestioni, mi limito solo ad osservare che la situazione ereditata mostra un forte sbilancio fra entrate e uscite. Per la questione Diana, ci rimettiamo alle decisioni della Magistratura. Infine, per quel che riguarda l’allargamento del Consiglio di Amministrazione, è per me prematuro rispondere a una situazione così tanto discussa e che verrà affrontata a seguito delle decisioni giudiziarie.
6) Il rapporto con l’ordine terziario dei Francescani?
Ottimo, come con tutti gli altri Enti
7) Il rapporto con gli enti locali. Comune, regione. clero?
Grande rispetto e collaborazione nell’interesse degli ospiti della struttura.
8) Apertura di Vivara a che punto siamo?
L’Ente continua a manifestare la massima disponibilità verso coloro che hanno a cuore l’isolotto, fermo restando che ha statutariamente l’obbligo di ricavarne una congrua rendita da destinare ai propri scopi di beneficenza.
9) Il programma di gestione per gli anni a venire dell’ente?
Il programma di gestione per i prossimi anni? E’ in fase di definizione.
scusate ma il presidente precedente ha avuto il barbaro coraggio di lasciare un ente disastrato?
E voleva anche ricandidarsi alla carica,..o.O
cose dell’altro mondo…
Ciao “Miriam”,
in merito alla tue osservazioni per nostra conoscenza il debito tra entrate ed uscite dovrebbe aggirarsi a poche decine di migliaia di euro. Ripianabili – crediamo mettendo a frutto qualche rendita immobiliare. Ricordiamo che all’atto dell’insediamento del precedente Presidente il disavanzo era molto più ampio addirittura di centinaia di migliaia di euro.
E i bond? le azioni MPS? che fine hanno fatto dal bilancio Presidente Carannante?
La sig.ra Carannante a chi vuole fregare? Lo sanno tutti che lei era sponsorizzata da una onorevole regionale tale Raia, conferma ne è che il fratello di questa siede ora in cda dell’Albano. Vorrebbe far i credere che lei è stata scelta per chissà quali meriti: gentile signora parli di meno e lavori di più. Leggendo le sue risposte, a parte l’attacco velato a Cascone che è stato un ottimo presidente e non lo merita, c’è il nulla più totale di idee e progettualità. Se ha deciso di scendere in politica pure lei si accomodi pure ma almeno ci risparmi l’ipocrisia.
oltre
al mio auspicio che Vivara ritorni ai legittimi proprietari, cioè agli eredi Diana ,perchè è stata disattesa la volontà del Lachianca di un allargamento del Cda di ,penso,nove procidani
,visto che la nuova Presidente, è stata così chiara: BILANCIO IN ROSSO, perchè non pubblica,ai procidani tutti,i ” bilanci ” della Fondazione dal dopoguerra ad oggi.
Sarebbe un bellissimo atto di trasparenza,cosi sapremmo tutti chi ci ha ” magnato ” sopra e chi no……..
Anche l’ex presidente era sponsorizzato da MONTEMARANO, ex assessore della Giunta Bassolino….non è questo il punto luca ambrosino….ma ha lasciato stando alle parole della presidente carannante un bel buco di bilancio, forse i lavori di ristrutturazione non andavano fatti? le spese quali sono? resta lo scandalo di un buco spaventoso, meglio chiuderlo se diventa un ente passivo
Gentile Miriam, il punto e’ solo dire la verità. Come ha precisato il direttore Pugliese l’attuale disavanzo e’ di pochi migliaia di euro mentre quando è arrivato Cascone era di centinaia di migliaia di euro! Non si se mi spiego! Allora vuol dire che Cascone ha risanato l’ente e ha lasciato altro poco da fare alla sig.ra Carannante che invece pur di criticare Cascone per fini politici se esce con dichiarazioni, stando a quanto detto sopra, assolutamente fuori luogo. Io credo che tutto si spieghi con la necessità di compiacere i francescani ed il clero locale contro cui Cascone si è battuto per l’aumento del cda come era nella volontà di La Chianca. Per quanto riguarda i lavori mi pare di ricordare che i soldi furono presi da un fondo investito da passati consiglieri in borsa. Questo si che invece fu grave.
E’ solo la solita prassi! Chiunque entri a governare un ente deve dire di aver ereditato qualcosa di spaventoso e sull’orlo della bancarotta.
Mai visto un Presidente che subentri che dice di aver ereditato una situazione felice.
Del resto lo si è visto dall’intervista fatta all’atto dell’insediamento la modestia con cui si affrontava l’incarico.
Nulla contro il presidente in carica , ma allora ci faccia una cortesia e pubblichi il disavanzo lasciato da Cascone e motivazioni di tale disavanzo , e inoltre disavanzo di quello che fu ereditato da Cascone,
Anche perchè prima degli ultimi lavori, la struttura era presso chè un cesso .
Adesso sembra agevole, pertanto è il bilancio finale che conta.
Caro presidente, fatti non parole, che pure crediamo sia perfettamente nelle sue capacità.
Lo dimostri però con i fatti.
Don Chisciotte è morto da tanto nella nostra fantasia; i paladini sono finiti da un pezzo; Compiti ardui e difficili e poi? ci provano …tutti!