Redazione | Con la celebrazione della Santa Messa in onore dei caduti in mare, ha preso il via – poco fa – la 63 esima edizione della Sagra del Mare. Alla cerimonia, scandita da momenti istituzionali e religiosi, hanno partecipato oltre al Sindaco Vincenzo Capezzuto, il Vice-Sindaco di Monte di Procida Enzo Lucci, il Presidente del Consiglio comunale Luigi Muro, il Vice-Presidente Sabia e agli assessori, anche l’On. Sergio Vetrella Assessore ai Trasporti della regione Campania. Tra le autorità militari il Comandante della Guardia Costiera TV. Giuseppe Panico, il Maresciallo capo della stazione dei Carabinieri Massimiliano Albero, il comandate della Brigata della Guardia di Finanza Vincenzo Russo, il Colonnello dei VVUU Giuseppe Trotta, la protezione civile ed una rappresentanza dell’Associazioni Marinai d’Italia e del Circolo Capitani e Macchinisti .
Dura e pungente l’omelia del Decano Don Lello Ponticelli che ha celebrato la messa e ha richiamato tutte le autorità presenti ad adoperarsi per il bene comune per la salvaguardia del mare da sempre fonte primaria dell’isola di Arturo.
Anche l’assessore Vetrella in conclusione non ha voluto far mancare il suo messaggio ai numerosissimi procidani e non accorsi in piazza ad ascoltare la messa. Nel discorso di saluto ha voluto ribadire la necessità di perseguire, anche in questo periodo di crisi, ogni sforzo economico per migliorare sia i trasporti marittimi che terrestri che sono alla base della mobilità territoriale di Procida e delle isole del golfo di Napoli. A conclusione della messa il toccante lancio della corona trasportata dal glorioso gozzo dell’Istituto Nautico e lasciata nelle acque prospicienti il porto di Marina Grande al suono straziante del “Silenzio” intonata da un suonatore della Banda Musicale.
A confronto con gli altri anni, la messa che si è tenuta mi è sembrato un grande show, ricco di riferimenti ma povero di reali contenuti. ….Io sono…
Egr. dir. anticipatamente ringrazio della pubblicazione del presente sfogo di un morente (economico) commerciante locale .
La notte blù- l’avrei chiamata notte illegale per certi aspetti, importante per l’economia di un paese. vengo ai fatti- (credo che lei comprenderà il mio sfogo, perché ha un commercio prettamente estivo, cioè vendere al turista.)
Mi risulta che ovunque si fanno manifestazioni, di sagre , fiere, feste, i cosidetti bancarellari, sono a posto con la legge- Procida (con questo sindaco) è a statuto speciale. mentre noi commercianti siamo subbissati di tasse e gabelle- dai vari enti: Comune, Regione e Stato, aspettiamo qualche evento estivo per poter raccimolare qualche bricciola, – ecco che ti piazzano 100 bancarelle, venditori , che non sanno neanche che basterebbe un controllo della GF. o dei N.A.S, per fare una “incarrettata” con multe salate- invece cosa assistiamo ? questi vendono e si portano soldi a casa belli puliti- e noi commercianti- continuiamo a piangerci addosso. lo squallore è che mentre l’amministrazione ignora queste cose- perché alberga l’incompetenza, e qualche volta anche la malafede – i rappresentanti della categorie (inesistenti) si masturbano mentalmente, di aver contribuito ad un grande EVENTO- ma almeno le bancarelle gli danno la quota annuale d’iscrizione? e come e a quale titolo. non fateci il piacere – non venite a parlarci di turismo- che non sapete neanche la terminologia di ciò. altro che notte blu- ……… poi non parliamo dell’assordante musica in alcune zone – per esempio a mezzanotte- mentre sul palco si esibiva un buon complesso musicale- dal bar cavaliere un’altra orchestra che suonava in contrapposizione dell’altra, e poi vogliamo far turismo- meglio che mi fermo… questa è la prima e l’ultima volta che scrivo-