Redazione | Che Aurelio De Laurentis fosse figlio di quella sottocultura italiana che ha fatto del business-light un veicolo per farsi conoscere e (forse) apprezzare nel mondo per i cinepanettoni, lo sapevamo da tempo. L’ingresso al timone di una delle società calcistiche più importanti d’Italia sembra avergli aggravato la sindrome di cui è affetto. Impersonare egli stesso un attore , peraltro non così bravo come quelli che ingaggia per i suoi film di successo. E nemmeno la sceneggiatura è delle migliori: quasi sempre uscite senza senno. Dai Tweet ai comunicati stampa, alle maschere ad effetto è tutto un susseguirsi di pagliacciate sceniche che hanno un solo scopo quello di far fantasticare un popolo ( quello napoletano ) che del calcio ne fa una ragione di vita. Credevamo però che a tutto vi fosse un limite, invece le parole in seguito all’incidente occorso a Capri ieri al calciatore del Napoli Higuain, lasciano basiti e sconcertati allo stesso tempo. Perché anche la provocazione può e deve trovare un limite oltre la quale non si può e non si deve andare. Ebbene l’uscita di poche ore fa con la quale chiede alla Regione Campania, al Comune di Capri ( non sappiamo a che titolo) un ipotetico rimborso per il danno subito dalla saturazione al viso del suo calciatore, avvenuta ( secondo lui ) in modo non corretto quasi senza professionalità dai medici capresi, lascia senza parole. Puntando il dito contro il comune e la Regione responsabili di offrire uno scarso servizio sanitario ai VIP che sono ospiti dell’isola azzurra. Mai dichiarazione fu più fuori luogo e tendenzialmente offensiva per i residenti dell’isola di Capri, delle isole tutte e per i medici e paramedici che quotidianamente offrono le loro prestazioni sanitarie sobbarcandosi turni difficili e traversate del golfo con ogni tipo di condizioni meteo -marine. Medici e chirurghi che H24 non lesinano energie per soccorrere 365 giorni all’anno, natale, pasqua e ferragosto quanti chiedono aiuto ai 3 nosocomi presenti sulle isole del golfo di Napoli. Forse il sig. de Laurentis è abituato ai tappeti rossi, alle cliniche hollywoodiane, dove la sala di attesa è formata da salottini, peluche e tv a cristalli liquidi. A Capri forse il suo calciatore si è dovuto accomodare su una sedia di fortuna, magari attendere che arrivasse il suo turno con la fidanzata modella in apprensione, la capitaneria in allerta e magari una sontuosa assicurazione che gli rimborserà a suon di milioni di euro ogni punto dovuto al taglio del suo sbadato tuffo. Se davvero riuscirà a prendere i 100 milioni da chissà chi o da chissa quale istituzione, li dia a noi poveri utenti degli ospedali delle isole del golfo di Napoli. Prima però, si vergogni un pò per quello che ha detto. Si vergogni soprattutto nei confronti delle famiglie che hanno perso familiari e affetti nel silenzio ovattato di una sala operatoria o di un corridoio di un ospedale e non hanno mai alzato la voce, mai fatto cause e che nonostante tutto credono ancora nella sanità italiana. E che quotidianamente si rivolgono alle strutte isolane per analisi e interventi chirurgici. A volte mettendo al mondo anche dei piccoli pargoletti che diventeranno forse tifosi del suo Napoli. Se dopo ciò il suo volto è arrossito denunci pure noi.
Articoli correlati
8 commenti su “Caro De Laurentis i 100 milioni li dia a noi, dopo che ci ha denunciato”
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
COMPLIMENTI!!!
lo avete fatto nero quel cialtrone
quando ci vuole ci vuole
DE LAURENTIIS devono ricoverare te
Che cialtrone morto di fame…..complimenti Leo !
Che squallido personaggio…proprio da cinepanettone.
Sarà colpa del caldo o ………. della troppa “neve” ……………. ma che pagliaccio !!!!!!!!
facile x il direttore parlare essendo un accanito tifoso juventino…. a proposito chiedete quanto percepiscono i medici x venire a Procida. Vogliamo discutere del perché quotidianamente nel nostro presidio troviamo medici di varie categorie tranne un pediatra 24 ore su 24. giusto dobbiamo chiedere ai nostri figli di non ammalarsi di notte e nemmeno nei week end. X concludere posso dire che x esperienze personali ritengo che nella nostra provincia abbiamo degli ottimi medici ma strutture fatiscenti. Che il Presidente abbia esagerato sono d’accordo ma non ha tutti i torti nel reclamare…
proprio perché non c’è a quanto dice sto sig. simone il pediatra chiedere he ci fosse il chirurgo plastico per il signorino iguain è una cagata pazzesca degna di un presidente di una squadra di pecoroni come i tifosi