Redazione | Persino un’interrogazione parlamentare, più le puntali e scontate ovvietà dei verdi regionali, politici e sub: tutto ciò non è bastato davanti al TAR della Regione Campania che ha rigettato alla base le richieste assurde dei Diving Flegrei. La vicenda era montata tra i mesi di giugno e luglio, quando, dopo una serie di tentativi “informali” di convincere il Responsabile e dopo due diffide extragiudiziali presentate dai due centri sub, gli stessi erano ricorsi al “classico” metodo delle raccomandazioni politiche che aveva portato il sindaco di Bacoli ad inviare due diffide all’Area Marina Protetta, intimando addirittura la modifica del regolamento sulle attività permesse nell’AMP emanato dal Ministero.
Soddisfazione espressa dal direttore Riccardo Strada e dal Presidente Antonio Lombardi: “Uno dei compiti principali dell’Area Protetta, infatti, è di difendere le attività residenti al suo interno, secondo il principio che chi sopporta i vincoli, come i residenti, deve godere dei vantaggi. Principio conosciuto molto bene dai due diving di Baia e Pozzuoli, monopolisti delle immersioni nel Parco Sommerso di Baia, al quale i diving di Ischia e Procida non possono avvicinarsi – e continuano – esauriti tutti i tentativi di “circumnavigare” le regole dell’AMP i due diving erano quindi ricorsi al TAR, che alla fine, come previsto, ha certificato la correttezza dell’operato della dirigenza dell’AMP”.