Redazione | Dall’euro e cinquanta attuali fino a cinque euro. Chi si prepara a trascorrere una vacanza, magari già a pasqua, potrebbe trovarsi di fronte a una amara sorpresa. Una tassa di sbarco che potrebbe arrivare ad essere una vera mazzata. A raccogliere l’imposta che i Comuni potranno decidere di introdurre entro il prossimo 30 novembre saranno le compagnie di navigazione. Le norme sull’imposta – alternativa a quella di soggiorno e già adottata dal nostro comune nel 2012- sono contenute nel Decreto Legge sulla finanza locale e sembrano andare nella direzione di garantire risorse alle amministrazioni sempre più in bancarotta per i tagli degli ultimi anni. La tassa è spuntata nell’ultima versione del Dl sulla finanza locale (detto anche decreto salva-Roma) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nei giorni scorsi.
Se da un lato il gettito di entrata quadruplicherebbe quasi – passando dagli attuali 250 mila euro, al milione di euro all’anno (per finanziare interventi in materia di «turismo, sicurezza, mobilità , viabilità, ecc) – dall’altro potrebbe diventare un forte deterrente per le esigue disponibilità economiche dei turisti. Al di la della scelta per poter ricorrere alla nuova tassa di sbarco il nostro comune dovrà però fare in fretta: le nuove regole – infatti – dovranno essere recepite dai regolamenti comunali entro il prossimo 30 novembre, data ultima per l’approvazione del bilancio comunale.
Di deciso
non c’è ” niente “.
Una cosa però è certa,se il Comune pensa di fare questo atto di ” follia pura ” “,pensando di poter scaricare i debiti accumulati dalle loro stesse politiche attuate da decenni, di sprechi,inefficienze,etcetc
senza tagliare e vendere (pure le mutande loro) tutto ciò che si può tagliare (personale,consulenze,sprechi vari..) o vendere(patrimonio comunale,quota porto,etcetc)
vuol dire che la misura è colma,e il popolo si deve ribellare