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Inquinamento delle acque: via al telerilevamento

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Nov 8, 2013

procidaRedazione | L’inquinamento marino e costiero da attività illecite finisce sotto la lente d’ingrandimento del monitoraggio con il Telerilevamento. Regione Campania e capitanerie di Porto firmano una convenzione ad hoc.  A firmare l’intesa sono stati oggi  il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e il comandante generale del corpo delle Capitanerie di porto Felicio Angrisano. Presenti all’intesa anche l’assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano, il direttore marittimo della Campania e comandante del Porto di Napoli contrammiraglio Antonio Basile, il procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Napoli Nunzio Fragliasso e il procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Luigi Gay. L’attività di telerilevamento (Tlr) aereo è finalizzata all’identificazione di anomalie e criticità ambientali nelle acque superficiali (interne, di transizione e marino costiere) e nei territori litoranei della regione Campania. L’obiettivo, nell’ambito marino costiero, è l’individuazione e mappatura di anomalie termiche, nonché fenomeni di eutrofizzazione provenienti da apporti fluviali, da reti di canali utilizzati per finalità irrigue, da depuratori ed eventuali ulteriori scarichi presenti. Così per le sabbie costituenti spiagge, ambiti dunali e retrodunali e sui terreni prossimi alla linea di costa e gli ambiti fluviali. I dati sospetti saranno inviati all’ autorità giudiziarie per le investigazioni del caso. Il sistema è in grado di rilevare idrocarburi, mucillagini, rifiuti solidi galleggianti in mare e lo stesso sensore potrà essere utilizzato per applicazioni sperimentali in ambito terrestre litorale al fine di testarne le capacità e potenzialità nel rilevamento di modificazioni morfo-topografiche delle aree osservate. L’accordo di collaborazione avrà una durata di 12 mesi L’attività si interfaccerà con il controllo a terra per la verifica e taratura delle osservazioni remote attraverso il supporto dell’Arpac e del Lam (Laboratorio ambientale mobile) del Comando Generale delle Capitanerie e di un gruppo tecnico di supporto all’assessorato all’Ambiente della Regione Campania da individuare in base a specifiche competenze.

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