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Centro destra isolano senza riferimenti: “Procida Prima” dove va?

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Nov 18, 2013

vignetta-213-webRedazione | Solo tre anni fa il PDL sul territorio era la rappresentazione unitaria di un gruppo dirigente di centro destra che per oltre un ventennio  – più o meno – aveva governato la nostra isola. Le esperienze degli anni novanta e duemila avevano consegnato all’elettorato isolano un modello continuativo di gestione che era stato sempre premiato. L’uscita di scena del deus ex machina dell’intera coalizione quello che lo stesso Sindaco indica come l’azionista di maggioranza dell’attuale amministrazione aveva creato non pochi problemi. Con Muro in FLI il centro destra isolano legato all’esperienza Berlusconiana sembrava già dare segni di scricchiolamento. Il Sindaco da parte sua ha continuato ad essere espressione del partito forte anche dell’adesione  del vice-Sindaco De Candia  – fuoriuscito dall’UDC.  Anche  il riposizionamento di alcuni consiglieri della minoranza per tratti ha dato l’impressione che comunque il PDL potesse reggere.  A maggior ragione dopo il relativo buon risultato raggiunto alle politiche del febbraio scorso.  Il prossimo rompete le righe dovrebbe arrivare il 26 novembre con il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Almeno da un punto di vista ufficiale, perché la rottura all’interno del PDL e la rinascita di Forza Italia sono state già formalizzate ieri.  Una data che da un lato potrebbe sancire l’uscita di scena dopo un ventennio dell’ex premier, ma dall’altro aprire le danze per il riposizionamento  dei “politici” in questi anni fedeli al fondatore di Forza Italia. Il risultato sarebbe un passo indietro di 20 anni quando più o meno gli stessi politici erano alla ricerca di una nuova primavera politica dopo la lunga esperienza nei partiti della prima repubblica.  Dalla sua, l’ex deputato Muro  ha un seguito ben definito con un buon numero anche di consiglieri comunali che difficilmente lo tradirebbero. Il Sindaco e il Vice-Sindaco, gli unici che hanno partecipato all’ultima convention regionale del PDL solo un mese fa, sulla carta e nelle intenzioni assembleari hanno aderito alla proposta del coordinatore Francesco Nitto Palma e dovrebbero passare a Forza Italia. E tra i falchi e colombe isolane si cercano nuovi collanti in vista delle elezioni europee e soprattutto in vista del voto del 2015.  Un nuovo soggetto politico “civico” sembra delinearsi all’orizzonte, un soggetto che come lo ha definito lo stesso primo cittadino su un social network “guardi agli interessi dell’isola e non a quelli personali di comodità”. Come per dire fino ad oggi è stato così, da domani si cambia registro.  Il banco di prova di queste possibili alleanze intorno “al bene dell’isola” dovranno per forza di cosa sbocciare a breve, con le elezioni Europee e provinciali ( se ci saranno ) alla porta. Quel modello di continuità amministrativa che era il cavallo di battaglia di una certa classe dirigente, fatta di accordi e a volte anche di comodità, sembra almeno nelle intenzioni voler lasciare il passo ad un nuova prospettiva amministrativa. Troppe volte negli ultimi venti anni ci siamo interrogati di come sarebbe stato il risveglio della seconda repubblica anche sulla nostra isola.  E i  giorni complessi ed interminabili nell’alveo del centro destra  per il Pdl/Forza Italia, Fratelli d’Italia sembra confondere ancora di più. In un’ottica  sostanziale e non formale, l’orientamento decisionale sembra andare nella direzione meno traumatica  per tutti –   come acrobati sulla  fune  – fatta di frasi dette e non dette, di una campagna elettorale perenne e di scelte amministrative tutte da decifrare.

1 commento su “Centro destra isolano senza riferimenti: “Procida Prima” dove va?”
  1. Quando il Sindaco parla di allargare e rinnovare l’attuale gruppo politico cui lui stesso fa parte ha perfettamente ragione. Solo che non comprende che lui, per usare un termine caro a Forza Italia cui fa parte, e’ un elemento divisivo e non aggregante. Difatti con lui Sindaco molti pezzi sono andati persi e di certo non con lui si riprenderanno. Lui è la causa dei problemi dell’attuale amministrazione, non la soluzione.

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