Redazione | Riceviamo e pubblichiamo | Gentile Direttore, affido a lei queste mie riflessioni anche sgrammaticate ma che non mi fanno più dormire sonni tranquilli. Ho letto sul vs Tg e ascoltato a canale 5 un servizio che parla della chiusura, tra gli altri, anche del nostro piccolo ospedale. Da madre e da procidana mi sento preoccupata per questa cosa se dovesse accadere. Abbiamo combattuto tanti anni per ottenerlo per essere un po’ sicuri come isolani. Le chiedo secondo le sue informazioni e secondo la sua professionalità di dirci cosa c’è di vero. Grazie.
Assunta Cerase
E’ vero solo che le brutte notizie pesano, deprimono e sviano. Voglio rassicurarla che l’ipotetica chiusura del nostro ospedale – incluso in quella ipotetica lista di 175 strutture – è pura fantasia. In merito agli accordi con le Regioni, il Ministero della Salute dovrebbe solo ratificare il già vigente piano sanitario campano. Nello specifico i costi di gestione della nostra struttura sono stati già ridimensionati, eliminando – tra gli altri – l’extra stipendio di 800 Euro che veniva elargito ai medici di turno e riducendo il numero dei posti letto di degenza da dodici a nove. Il tutto – ricordiamo – fu decretato tre anni or sono dal commissario ad acta governativo (Dec. n°49 del 27-09-10 ). E poi si dimentica – per malafede o ignoranza – che il “Gaetanina Scotto di Perrotolo”, a norma degli atti regionali e del riordino ospedaliero voluto dall’ASLNapoli 2Nord, è associato all’ospedale di Pozzuoli Santa Maria delle Grazie e dunque non può definirsi ospedale “autonomo”.
Bravi direttore. Ti vedrei bene al posto di Maria Capodanno che credo non avrebbe saputo essere più chiara e brava di te! Sti viekk ci hanno accisi! Largo alle nuove generazioni..!