Redazione | Il consuntivo di quest’anno di crisi estesa, vissuto in un quadro nazionale di grande difficoltà, presenta luci ed ombre. Forse più che luci, speranze. L’occupazione giovanile trova sbocchi nella navigazione e con l’emigrazione. I giovani che emigrano, per quanto a conoscenza, si fanno onore e l’isola si impoverisce culturalmente e di energie operative. L’agricoltura è meno che marginale, la pesca residuale. Il flusso di entrate economiche, a parte pensioni e lavoro a posto fisso, sempre meno, potrebbe venire dal turismo ma in questo campo, ognuno per la sua parte, le forze politiche, sociali, economiche, mostrano carenze e limiti tali da rendere anche questo settore economico marginale. Il cambio di Presidenza all’Albano francescano sembra aver finalmente avviato il discorso sulla fruizione di Vivaro senza quelle condizioni vessatorie che si volevano imporre all’Ente ed ai poveri che assiste. Ciò può contribuire, a fare da “attrattore turistico”, peraltro qualificato. A stare alle dichiarazioni di parte, i risultati di gestione del porto turistico di Marina Grande è stato positivo e si pensa a nuovi investimenti per meglio qualificarne la presenza sul mercato della nautica da diporto nazionale ed internazionale, anche come sosta di barche in transito. Se reale, può migliorare la redditività dell’indotto. Alcune iniziative promozionali all’estero dalla Francia all’Est Europeo, all’estremo Oriente stanno dando positivi riscontri. Sono migliorati i servizi (idrico e raccolta rifiuti. Niente si è scelto di fare per il traffico. In campo amministrativo il passaggio al Comune del complesso ex carcere con Palazzo d’Avalos è stato l’evento sicuramente più significativo ma è operazione da tempi medio-lunghi, se realizzata con intelligenza e competenza. La pressione fiscale sui cittadini esercitata attraverso il Comune dallo Stato è stata imposta, per quanto possibile, in modo equilibrato. Il pagamento dei debiti pregressi con il mutuo concesso dallo Stato per smaltire l’accumulo formatosi in tanti anni e quelli aggiuntivi da procedure esecutive ha alleggerito la pressione degli interessati ed i costi sulla gestione corrente. Resta il problema del riequilibrio strutturale a cui far fronte con vendita di beni immobili, attuazione di condoni, vendita delle quote societarie del porto turistico. La eventuale consistente riduzione del numero dei dipendenti comunali con il taglio della pianta organica e messa in mobilità, da un lato porterà a risparmi graduali, dall’altro a riduzione di servizi o possibili costi aggiuntivi per affidamenti esterni. Si dirà che per il “meglio” di tutto questo, in gran parte del merito è da attribuirsi a leggi, statali, più che a scelte locali, a provvedimenti esterni più che interni. In ogni caso bisogna saper cogliere le opportunità ed in ciò gioca un ruolo importante la qualità delle forze politiche, economiche, sociali. Questo è l’aspetto che più ci inquieta, per l’immediato e per le prospettive. Le forze politiche di maggioranza, salvo lodevoli eccezioni, anche nelle espressioni più giovani, mostrano vistose carenze della conduzione e nella operatività più che nell’aspetto propositivo e gestionale. Forze politiche di minoranza presenti in Consiglio Comunale sono l’espressione del nulla. All’esterno, i parolai “rivoluzionari” sono roba da partita di calcetto all’oratorio con calci al pallone in tribuna alla “viva il parroco”. Ragioni per essere critici i cittadini ne hanno in quantità, ma trovare rimedio lanciando fango su tutto e su tutti ci si trascina ancor più verso il basso. Per invertire la tendenza sarebbe più che utile diffidare dai parolai, che siano a dimensione nazionale (Berlusconi, Grillo, Renzi e simili, fa lo stesso) o in formato “mignon” locale e starsene lontani. Se cambiamento dal “basso” deve esserci, non è pensabile ottenere risultati positivi rafforzando distruttori o illusionisti ma avendo comportamenti seri e concreti, per prima come singoli e sostenendo chi “costruisce” intorno a idee e valori, non qualunquismi da “tutto ed il contrario di tutto”. Vale per la nostra piccola realtà come per il generale ambito nazionale. Toglieremmo così l’acqua vitale in cui nuotano pesci grossi e piccoli e troveremmo la capacità di individuare chi può aiutarci ad uscire dalle attuali difficoltà.
Procida Oggi 21.12.2013
ottima analisi..procida ce la può fare anche per noi pescatori è stata dura..auguri
ovviamente a meno che non crediamo veramente in un miglioramento delle condizioni economiche possiamo solo andare a lavorare fuori dall’isola
ciao al prof ambrosino
ciao io credo sul serio che ce la possiamo fare Non c’era nessun obbligo in questo anno. Noi ci siamo pronti ad essere con voi
Adesso dovremmo anche accettare lezioni dal sig. Pasquale Lubrano del procida oggi? Un personaggio così farebbe meglio a godersi la pensione (e lasciamo stare sull’argomento…) e smetterla di fare il sapientone che non ha le carte in regola per farlo. Tutto sanno lui e i suoi amici mentre chi non è del loro gruppo di vecchi socialisti craxiani nella migliore delle ipotesi e’ un deficiente. Che presunzione. Auguri a tutti
Purtroppo per te Luca Ambrosino (o cons. di minoranza ben NOTO)ne devi ancora mangiare di sacchi di farina prima di parlare e scrivere in questo modo dei “Socialisti” dove per anni ha fatto parte anche il TUO CAPO odierno. I riformisti non hanno mai avuto la presunzione di sapere tutto, anzi se leggi la storia di questi anni ne è dimostrazione. Auguri a tutti
Non so chi ha scritto
l’editoriale di fine anno,penso il Dir. del tgprocida o altri,non so.
Su qualche punto ho condivisione,in altri ,proprio per niente.
E’,a mio avviso,un testo senza nè capo nè coda.
Non analizza i problemi,li enuncia solo,non individua responsabilità nè ne ricerca il percorso..
Il finale,scusate se lo dico,è roba da operetta,fa solo ridere.Sono tutti qualunquisti,parolai…
ho l’impressione che chi ha scritto il testo non sia da meno….
Mi si scambia addirittura per un consigliere. Troppa grazia! Ma smettetela di vedere mostri e dappertutto e rispondete nel merito. E soprattutto firmatevi con nome e cognome.
Procida e solo un illusione di vivere bene….. Niente più che un illusione….
Anche se cerchi di immaginare un futuro…. pffffff…… illusi… la navigazione è l’unica via di fuga per scampare a tutto ciò….
chi ha scritto questo pezzo si è davvero divertito e in quanto lettore ne ho apprezzato il tono. buon anno, leo! buon anno a tutta la redazione! roberta
b anno a te Rob…e alle persone che ami..