Redazione | Nella forma è una questione di soldi, legata a un processo di risarcimento per danni morali e materiali a seguito di un incidente che portò alla morte un genitore. Una causa che si è trascinata per anni nelle aule dei tribunali e che è costata cara alla casa assicuratrice dell’EAV Bus per un incidente accaduto sei anni fa. Alcune decine di migliaia di euro. Ma nella sostanza non ha mai avuto un valore monetario ( ricompensatorio) per chi quella battaglia ha deciso di portarla avanti: i figli di Francesco Santini. Per loro è sempre stata una questione di principio e di giustizia in memoria del padre deceduto, quasi da farne una ragione di vita. La triste vicenda che vide protagonista lo sfortunato uomo – come ricorderete – è quella relativa all’incidente occorso nel 2008 su un Bus dell’EAV che circolava sulle nostre strade. Da quel giorno dell’incidente Francesco Santini non si è mai ripreso completamente. Molteplici furono le fratture, le ecchimosi e le normali complicanze fino al calvario inesorabile che lo portò alla morte nel 2010. Da allora i figli e i parenti non si sono dati pace. Difesi magistralmente dall’Avv. Mariano Cascone hanno intrapreso varie azioni giudiziarie fatte di ricorsi e cause, carte bollate e certificati medici, solo per chiedere che venisse riconosciuta la colpevolezza della società di trasporti e che fosse quantificato il danno subito. Pochi giorni fa questa triste storia si è conclusa positivamente con la sentenza che ha dato ragione agli eredi, condannando l’assicurazione ad aprire i lacci del portafoglio e risarcire gli eredi.
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