Giuseppe Ambrosino di Bruttopilo | Come se non bastassero la peronospora, l’oidio, ed altre malattie che nel passato hanno decimato le nostre viti e che oggi fortunatamente sappiamo curare e tenere sotto controllo, ora ci si si mette anche una cicalina, lo Scaphoideus titanus. E’ questo un insetto ,che provoca la flavescenza dorata, una “pericolosa e misteriosa” malattia che colpisce le viti, manifestandosi con l’ingiallimento delle foglie.
La Flavescenza dorata è una malattia provocata da un fitoplasma, un parassita vegetale, che vive e si sviluppa nei vasi dove scorre la linfa.
I sintomi della Flavescenza Dorata sono caratteristici:
1) mancato, incompleto o stentato germogliamento delle viti a primavera
2) ingiallimenti delle foglie, sulle viti ad uva bianca ,che si concentrano, attorno alle nervature, e ad arrossamenti vivaci delle nervature nelle viti ad uva nera.
3) caduta delle foglie.
4) disseccamento dei grappolini;
5) ispessimento della lamina fogliare che presenta un aspetto tipicamente carnoso con accentuato ripiegamento dei lembi fogliari verso il basso.
6) lignificazione incompleta e irregolare del tralcio.
A scongiurare che tale malattia invada i nostri vigneti e colpisca le nostre viti, si terrà nel comune di Serrara Fontana un apposito convegno, martedì 4 febbraio alle ore 10 .
Interverranno studiosi preparati nella materia ,che oltre ad illustrare la malattia, sapranno segnalarci anche l’opportuna terapia.
Che siate o non siate viticoltori, partecipate tutti, perché la vite e il vino fanno parte della nostra Storia.