Redazione | Un premio ad personam, rivolto sì ai ragazzi dei licei ma ideato dal cardinale Crescenzio Sepe che ha anche deciso di intitolarselo. Proprio così, il porporato campano, a mo’ di autocelebrazione, si è omaggiato da solo. Come riporta ilfattoquotidiano.it, l’Arcidiocesi di Napoli, in collaborazione con la sezione campana dell’Unione cattolica stampa italiana, ha organizzato il concorso letterario a premi “cardinale Crescenzio Sepe”, che vedrà protagonisti gli studenti del quarto e del quinto anno delle scuole secondarie superiori di secondo grado presenti sul territorio diocesano. “Evento – recita la nota ufficiale – promosso per volontà e con il patrocinio dello stesso cardinale arcivescovo metropolita di Napoli”.
Quello appena istituito, non è il primo riconoscimento riservato al cardinale Sepe, che da due anni presenzia e premia i tre vincitori che si aggiudicano il busto in bronzo (che raffigura proprio il cardinale di Napoli) di un premio denominato, “Cardinale Crescenzio Sepe”. Ideato dal Movimento cristiano lavoratori della provincia di Napoli. Indovinate nella prima edizione a chi è andato il riconoscimento speciale? Immagine il presentatore che legge la frase di rito: Premio Cardinale Crescenzio Sepe, riconoscimento speciale…al Cardinale Crescenzio Sepeeee!” Si, avete capito bene, il prelato si è consegnato da solo la statuetta in bronzo che lo raffigura.
“Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro”. Questo il tema del premio Sepe rivolto ai liceali, scelto da Papa Francesco in occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2014. “I partecipanti – si legge nel regolamento – dovranno produrre un elaborato che esprima le loro riflessioni e considerazioni sul tema. La commissione esaminatrice, presieduta da don Tonino Palmese, assistente ecclesiastico dell’Ucsi Campania e vicario episcopale di Sepe per la carità, sarà composta da esponenti del mondo culturale campano”. Per i primi tre classificati sono previsti premi in denaro: 1000 euro al primo, 500 al secondo e 300 al terzo. RN24.it
Ecco che fine fanno le vostre questue…illusi! Ma date tutto a Mimi’ Calabrese che qualche bambino africano pure mangia.