Redazione | “Quando si imbocca una strada per giungere a una determinata meta il percorso è rivestito di una funzione soltanto strumentale. Non è il fine; è semplice mezzo. Per la maggior parte delle volte si cerca di coprire la distanza il più velocemente possibile e ci si spazientisce se i tempi si allungano. Se fosse solo questo il modo di transitare su una via, difficilmente l’immagine del viaggio sarebbe divenuta tanto pregnante per rappresentare il cammin di nostra vita. Sarebbe eccessivo affermare che lo è divenuta perché è la strada stessa a rappresentare la meta; è però del tutto adeguato sostenere che il senso della via dipende dai modi in cui la si percorre; ciò vale anche nei casi in cui davanti a noi non si scorge, in modo chiaro e netto, il punto di arrivo.”
L’autenticità della propria esistenza la si conquista camminando, l’uomo costruisce la sua strada percorrendola. Si parlerà di questo tema nella meditazione quaresimale di venerdì prossimo alle 18.00 presso il santuario di San Giuseppe e che sarà tenuta dal nostro Don Michele Autuoro.