Redazione | Incominciano ad arrivare i primi risultati del monitoraggio dei delfini e balene che l’Area Marina Protetta Regno di Nettuno ed Oceanomare Delphis Onlus (ODO) stanno svolgendo intorno ad Ischia e Procida.
Il rapporto sui primi tre mesi di attività (dicembre 2013 febbraio 2014) dell’imbarcazione Jean Gab di ODO dimostra che le acque del Regno sono frequentate tutto l’anno, e la prosecuzione della ricerca sicuramente fornirà dati importanti per conoscere le preziose specie che popolano l’arcipelago flegreo.
In tre mesi lo Jean Gab ed i suoi ricercatori hanno percorso 672 km in 95 ore, accompagnando, per 15 ore ed un percorso di 95 km quattro specie di cetacei.
Sei sono stati gli avvistamenti di gruppi di capodogli, ed uno ciascuno di gruppi di tursiope, stenella striata e di delfino comune, la specie a rischio di estinzione la cui più grande famiglia vive proprio nelle nostre acque
Ma l’importanza dei risultati non è solo nei numeri, ma anche in osservazioni originali di fenomeni mai visti.
I delfini comuni sono stati intercettati mentre dalle acque del banco d’Ischia si dirigevano verso il centro del Golfo di Napoli, provenendo quindi da una zona che d’estate non è frequentata da questi animali, probabilmente per il disturbo provocato dalla nautica, ma, soprattutto, è stata osservata una rara interazione di tre tursiopi che si accompagnavano con un gruppo di sei capodogli.
I Tursiopi, i grossi delfini con il naso a bottiglia, “giocavano” con i Capodogli, avvicinandosi e strofinandosi “muso a muso”.
Questa interazione è molto rara, ed è possibile nelle acque del Regno di Nettuno data la vicinanza tra l’ambiente costiero, amato dai tursiopi e di quello profondo, amato dai capodogli.