Pasquale Raicaldo | Qualcuno salvi Procida. O quanto meno la preservi. Dal turismo globale e invasivo, dall’intervento scriteriato e spesso dissennato dell’uomo. L’ultimo accorato allarme arriva dalla scogliera che dà accesso sulla piccola spiaggia libera della Lingua. Qui, uno dei luoghi più incantati dell’isola di Arturo il cui fascino conquistò fior di letterati, da Virgilio a Boccaccio, passando per Alphonse de Lamartine e per la Morante, aveva resistito per secoli alla mano dell’uomo. Così come Madre Natura l’aveva fatto, insomma, l’angolo pareva immune – così come molti degli scorci più suggestivi di Procida – all’avanzata inesorabile del turismo di massa.
E’ arrivato invece il permesso di costruire, sulla bianca scogliera che preannuncia il mare aperto, una lunga pedana solarium che porterà con sé lettini, ombrelloni e sdraio. Una struttura stagionale e smontabile, ma non per questo più gradita agli amanti della Procida «nature». E che devia in maniera brusca e repentina dall’immagine genuina che la minore delle isole del Golfo ha portato avanti per decenni, premiata da un turismo numericamente meno rilevante ma certamente più maturo e sostenibile.
E sembra che sul nulla osta abbia inciso non poco l’influenza dell’onorevole Luigi Muro, ex sindaco, e del suo braccio destro Lello Aiello, che avrebbe peraltro un conflitto di interesse sulla questione. Al punto che i rumors procidani indicano tra i più comprensibilmente perplessi lo stesso sindaco, Vincenzo Capezzuto, che – nel frattempo – si è aperto alle proteste montanti dei cittadini procidani.
Una protesta energicamente capeggiata dall’attivissima Maria Gloria Conti Bicocchi, isolana d’adozione, che ha indirizzato in queste ore una lunga nota al Responsabile per i Beni Ambientali e Culturali della Campania per il Mibac, Gregorio Angelini. Una nota dai toni gentili ed educati, dietro i quali si nasconde tuttavia la preoccupazione per la trasformazione, poco gradita, di uno degli angoli intatti dell’isola di Procida.
«Mi chiamo Maria Gloria Conti Bicocchi – si legge nella nota – e nel 1995 ho lasciato Firenze per venire a vivere a Procida, una scelta fatta con lo slancio di un segno del destino e della quale non mi sono pentita. Procida – scrive la Bicocchi – come lei sa bene, è la sola isola tra le tre bellissime della Campania, che per motivi legati al fatto che durante il boom di Capri e Ischia, qui c’era ancora il carcere, cosa che sicuramente la ha preservata dalla deturpazione del turismo, sia quello di massa che quello danaroso, un caso di serendipity dove una cosa negativa ha conseguenze positive!
L’isola – aggiunge – è così bella che subito dopo essere stati ospiti miei, anche l’artista francese Daniel Buren ha acquistato una casa alla Corricella dove passa molto tempo con la sua famiglia, riconoscendo nella straordinaria particolare integrità del luogo e soprattutto delle persone che lo abitano, davvero un’oasi rispetto alla volgarizzazione e alla commercializzazione che invade altre isole meravigliose in Italia e altrove.
Succede – prosegue la nota, invero scritta decisamente bene – che naturalmente anche qui le cose si siano lievemente spostate verso l’accoglienza turistica, il porto per le barche, molti alberghi eccetera, ma sempre rispettando i luoghi che sono rimasti integri e dedicato solo al procidani, come la piccola spiaggia della Lingua, un piccolo anfratto selvaggio dove il mare è aperto e pulito, proprio sotto la Terra Murata, proprio sotto quel meraviglioso luogo che domina il mare con il palazzo D’Avalos, la chiesa di San Michele e il borgo bellissimo e racchiuso tra le mura per una difesa dalle “invasioni” che ha lasciato il segno nella gente che lo abitano.
Abbiamo un Sindaco giovane e intelligente, davvero partecipe alle necessità della sua isola, l’architetto Paola Bovier che è sovrintendente per Procida ed è positiva a questo progetto, ma la situazione che sto per descriverle è precedente al suo inserimento come responsabile della salvaguardia della particolarità dell’isola e quindi non responsabile per quello che sta accadendo.
Proprio nella scogliera che da accesso alla spiaggetta libera della Lingua, sotto il bastione dove lassù si erge la terra murata, in quella spiaggia vulcanica piccola e selvaggia dove da sempre e tutt’ora appena arriva il tepore e poi il caldo dell’estate, gli abitanti dell’isola, soprattutto le abitanti, le mogli o le vedove dei pescatori, le persone che meglio di tutte rappresentano il cuore, la cultura e l’orgoglio di Procida, arrivano presto la mattina e si bagnano nel mare verde e fresco, accade che per un piccolo vantaggio turistico utile solo alle persone che arrivano nel porto turistico con le loro barche, senza tenere conto della storia e dell’importanza di preservare il più possibile un futuro ancora speciale per Procida, è stato dato il permesso di costruire una pedana solarium che sarà riempita di lettini, ombrelloni e sdraie e una costruzione che è prevista stagionale e smontabile, una costruzione che fungerà da bar, quindi renderà quel luogo selvaggio simile a tanti altri.
In più la costruzione oltre che a chiudere la vista del mare a chi arriverà alla Lingua dal porto (ormai solo i diportisti temo…) sarà in legno e sicuramente lei con le sue responsabilità saprà che da anni ormai il legno anche a Procida viene inteso come è in uso nelle baite alpine, marrone e nodoso, ed ha perso l’incanto e colori marini con i quali i pescatori coloravano a calce oltre le loro barche, anche i muri e le porte delle loro case e mai mai il legno rimaneva “color legno”.. non so se in questo progetto (già iniziato) sia previsto il colore o il legno naturale, ma so che questa struttura è fuori luogo e fuori scala rispetto all’architettura, la storia, la semplicità di Procida.
Ho scritto il mio parere e un appello almeno a discuterne, naturalmente per prima a Paola Bovier, poi ai miei amici Nicola Spinosa, Angela Tecce e al Sindaco di Procida che ho incontrato ieri sera e anche alla segretaria dell’architetto Cozzolino della Sovrintendenza e l’architetto Giancarlo Cosenza, come me appassionato di Procida e combattente (!) ha personalmente incontrato ieri proprio la Sovrintendenza a Napoli a questo proposito. Immagino che essendoci già la delibera di approvazione arrivata quando l’architetto Vacca era responsabile di Procida e al limite del suo mandato, non sia possibile rivedere questo insulto all’isola, ma mi domando solo perché non ci sia lungimiranza, perché un piccolo guadagno per poche persone (la struttura su terreno demaniale credo che sia privata) sia preferibile all’orgoglio di mantenere un luogo così raro e così bello il più possibile integro proprio in una visione di un’economia per un futuro che contempli un turismo forse meno ricco di denaro di chi arriva con i motoscafi giganti ma molto più ricco di cultura, un turismo che continui ad attrarre persone alla ricerca di buon gusto, di raffinatezza, come artisti, scrittori, musicisti, architetti… perché non progettare davvero un futuro che somigli alla storia e all’immagine (ormai sempre più solo immaginazione) di Procida invece di renderla sempre più simile ad altri luoghi ormai tutti uguali?
Mi scusi per il lungo sfogo, ma prima di arrendermi ho voluto provare anche a raccontare a lei il disagio che non è solo mio e delle persone che hanno scelto di vivere qui venendo da altre città del mondo, ma soprattutto dei procidani che si sentono espropriati di qualcosa che è loro per diritto soprattutto per cultura. La spiaggetta rimarrà libera, ma sarà una sorta di gabbia circondata da un’atmosfera estranea alla sua stessa storia. Forse un situazione imbarazzante, un piccolo luogo libero circondato da chi invece sta in un solarium…
Alla spiaggetta – spiega la cittadina – si accede oltre che dal porto (non so più come sarà questo accesso dato che la zona sembra davvero in fase di chiusura ovunque e quindi tutta lottizzata) soprattutto dalla ripida scala che conduce alla zona della Vigna, sotto la Terra Murata. E temo che il passaggio naturale dal porto rimarrà per sempre chiuso con grave danno al paesaggio e soprattutto alle persone».
ILDISPARI
é un obbrobio era l unica spiaggia rimasta naturale perchè avete fatto questo?Message
Capezzuto è abituato a cambiare idea…poveri noi!
Ennesima concessione figlia di un clientelismo politico e lobbista.
C’erano domande presentate , non solo in quel luogo per ottenere concessione, ma anche da altre parti nell’isola. Non si è mai riusciti ad ottenere nulla. Poi con l?avvento dei nuovi amministratori preposti al Demanio, largo al clientelismo piu puro. Ma quando cambierà questo paese. Andranno mai via i nomi corrotti dei politici che ci hanno amministrato e continuano ad amministrarci in eredita’?
Il tutto nell’irregolarita’ e illegittimità piu totale. Non vi è ancora un regolamento per ottenere tali concessioni. Povera Procida. La mafia è una verginella rispetto a quello che INGIA Procisa e i Procidani.
Non esiste un Ente piu falso e ipocrita e inutile della sovrintendenzA di napoli.
A Procida comandano i soldi…………
Concordo con il sig Francesco…
E allora pensate bene in mano a quali tipi di mercenari abbiamo affidato Procida 4 anni fa. Questi mercenari si presenteranno di nuovo l’anno prossimo. Non dimenticate quello che hanno fatto in questi anni e cioè il nulla.
Si sono venduti l’isola pezzo a pezzo. Senza NESSUN vantaggio per i Procidani, anzi, abbiamo ancora oggi le tasse tra le piu alte d’europa. Si presenteranno ancora piu accaniti l’anno prossimo per spartirsi quello che è rimasto da vendere. Hanno ceduto tutti i beni di Procida: porti, immobili, case popolari, concessioni regalate, e adesso stanno mettendo le mani su terra murata manovrando nelle tenebre; pare che gia abbiano affidato lavori per decine di migliaia di euro senza la minima norma di trasparenza o gara per rendere partecipe le ditte di Procida.
Questo Comune comandato da due o tre assessori incompetenti che elargendo piaceri personali , come quello sulla scogliera, tra feste e festini, si creano i loro consensi elettorali fregandosene altamente del bene dell’isola di procida.
Non dimenticatelo. Mandiamoli a casa!
Ps: c’è rimasto uno spazietto sulla scogliera tra il distributore e il solarium… Che ne dice l’assessore? Vogliamo fargli fare una veranda?
Assessore , per altro, nemmeno eletto dai procidani.!!!!!!
L’ipocrisia, non fa parte ne’ della mia persona ne’ dell’Ente che rappresento.Tanto premesso, leggo notizie false…la spiaggia, resterà libera per tutti…e spero pulita…poiché ho visto che nessuno lamenta il degrado che vive…in quel luogo…Vi invito ad amare la vostra isola in modo sano, senza pensare a possibili intrallazzi..che non mi appartengono.Resto sempre a disposizione al dialogo serio.Paola Bovier
ORMAI QUESTA AMMINISTRAZIONE STA NAVIGANDO A LIVELLI CHE PEGGIO NON SI PUO! NON SO SE ESISTE CORRUZIONE, PLAGIO O FAVORITISMI.
ORMAI E’ TUTTO UN CONTINUO ED IO NON CREDO ASSOLUTAMENTE ALLA BUONA FEDE. IN QUESTI GIORNI STA APRENDO UNA SALA GIOCHI A 20 METRI DALL’INGRESSO DELL’ISTITUTO NAUTICO. NEI PAESI E CITTA’ CIVILI DOVE GLI AMMINISTRATORI SONO SENSIBILI A CERTE PROBLEMATICHE,( DOPO CHE LA LUDOPATIA E’ STATA DICHIARATA MALATTIA A LIVELLO MONDIALE E LE SALE GIOCO SONO LA LINFA PER LO SVILUPPO DI QUESTA MALATTIA) ,HANNO ADOTTATO LA LEGGE CHE NON PERMETTE L’APERTURA DI NUOVE SALA GIOCO A MENO DI 300 MT DA PUNTI SENSIBILI QUALI SCUOLE, CHIESE , ETC, A PROCIDA IL SINDACO CHE STA FACENDO PER QUESTA PROBLEMATICA? PONZIO PILATO? GIA’ TANTE FAMIGLIE SI SONO ROVINATE PER IL GIOCO!
DOVREMO ASPETTARE ANCHE NOI IL MORTO COME GIA’ SUCCESSO AD ALTRE PARTI? CARO SINDACO TUTELI I SUOI CITTADINI COME PRIMO GARANTE DELLA SALUTE PUBBLICA!!!!!!!
siamo nel 2014 e questa isola e arretrata!!che brutta la gelosia e l’invidia…in tutte le isole ci sono dei servizi pubblici del genere e voi vi scandalizzate!!andate a cagare…
bhè…criticare la Soprintendenza mi sembra surreale. Un’isola di abusivisti che si scandalizza per una passeggiata in legno, tra l’altro ben fatta. Ma che ipocriti.
Scusate ,ma vi siete dimenticati che il prossimo anno vi sono le elezioni comunali -Se non davano la concessione al loro SUPPORTER mica la davano a me che non porto nemmeno un voto. Allora di cosa ci meravigliamo .Procida e’ l’isola degli imbonitori dove tutto cade dal cielo e nessuno sa niente e visto
Antonio Lubrano
Siamo nel 2014. L’anno del cambiamento epocale. Finalmente siamo dinuovo a competere con il mondo grazie alla palafitta costruita sula scogliera, servizio pubblico di prima necessita’. Fortemente voluta ..dalla pompa e il burattinaio. Da oggi in poi vedremo chi avrà il coraggio di dirci “arretrati”.E tutto grazie alle prossime elezioni, a I..SSO e grazie alla sovrintendenza, ente sempre piu fazioso e politico! Anche le case abusive abbattute erano ben fatte , ma sono state abbattute lo stesso, non avendo quel permesso politico e fazioso.
Esitono atti illegali e atti illegalmente legali!
Non c’è nulla da fare! rode il culo sentirsi sputtanare nell’esercizio dei propri…COMODI!
Il lato positivo? Meno male che il politico di turno, nei suoi commenti, ci invita e ci permette ancora (per poco forse) di andare a cagare!
Grazie
gentile Paola Bovier corre voce che con il suo benestare davanti a santa margherita verra messo un totem della pace mi sembra molto strano visto che a dire poco e orribile
e comunque la piattaforma dell solarium poteva benissimo essere piu bassa e meno invasiva
Messagepurtroppo la gente coi soldi crede di comandare l’isola e ci sono persone che glielo lasciano fare chissà quanti soldi sono stati promessi per questo permesso se è vero che la ruota gira prima o poi chi manda a fondo andrà a fondo ..me lo auguro sarebbe un mondo giusto