Pasquale Raicaldo | Non c’è pace in casa Caremar. E dal 24 marzo, sarà di nuovo sciopero. Proprio così: è quanto annuncia il segretario regionale del dipartimento marittimo-portuale, Emanuele Fernicola.
Proprio in queste ore è infatti partita una nota indirizzata alla Prefettura di Napoli, alla Commissione di Garanzia per l’Esercizio del Diritto di Sciopero, all’Osservatorio sui conflitti sindacali nel settore trasporti, all’assessore Vetrella, alla Capitaneria di Porto, all’Autorità portuale di Napoli e alla stessa azienda.
«In relazione alla nota del 6 marzo – si legge – non essendo intervenuto nessun fatto nuoto e permanendo tutti i gravi problemi che hanno portato ad indire lo stato di agitazione dei lavoratori marittimi e amministrativi Caremar, si indice uno sciopero dello straordinario della durata di 30 giorni a partire dalla data del 24 marzo. In particolare i marittimi si asterranno dal lavoro oltre l’ottava ora lavorata, come da CCNL. Saranno, pertanto, in detta fascia garantite le prestazioni minime, e si invita l’azienda a disporre in detta relazione il servizio e i turni.
I motivi dello sciopero sono:
1) la mancata prosecuzione del contratto di servizio da parte della Regione Campania a partire dal 28 febbraio e sino al completamento del processo di privatizzazione, con conseguente rischio di sospensione del servizio, mancata corresponsione degli stipendi, fallimento dell’azienda e suo smembramento con messa a gara linea per linea dei servizi
2) assenza delle clausole sociali nell’iter di privatizzazione
3) vertenze aperte in materia di contrattazione aziendale come da nostre precedenti comunicazioni.
Restiamo disponibili – chiosa Fernicola – ad eventuali incontri di mediazione e risoluzione del conflitto in sede istituzionale».