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TGPROCIDA

Raccontare il presente, capire il futuro

IN ATTESA DI WATER FRONT, FATE LUCE ALLA MADONNA

Ditgprocida

Mar 30, 2014

Redazione | Li, dove si infrangono le onde del  mare, da oltre vent’anni  sulla scogliera di ponente, si erge, una piccola statua della Madonna. Collocata sulla casetta nera  e  fortemente voluta dall’allora  parroco della S.S. Annunziata Don Salvatore  Verlezza,  simboleggia la devozione mariana del nostro territorio.  Da oltre due decenni metaforicamente da  il benvenuto ai turisti e ai tanti che giungono sull’isola o che la lasciano.  In particolare i numerosi marittimi che per lavoro si allontanano dalla propria terra e dai propri affetti per mesi. Ed ha un significato forte  quello sguardo dolce e quelle braccia protese  al cielo in segno di misericordia,  come una mamma che ti accompagna e ti riceve sulla porta di casa.  Eloquente la scritta posta alla base della statua: “O Maria, Procida è vostra”.  E i procidani  a quegli occhi miti  – che scrutano dalla scogliera il porto di Marina Grande  – recitano  preghiere e invocano grazie. Da mesi purtroppo la sacra effige non è più illuminata la sera, il proiettore è  spento e il tutto appare più evidente dopo il tramonto. Agli stessi comandanti delle navi che operano nel porto,  quel proiettore  – che illuminava la statua –  era di supporto  in fase di manovra per delimitare meglio la scogliera che la sera è completamente al buio.  A nulla sono valse le segnalazioni dei residenti di Via Roma –  che affacciano proprio sul porto –  prima agli ormeggiatori, poi agli uomini della Capitaneria.  La competenza è comunale. Spetta all’ufficio tecnico ripristinare l’illuminazione della statua che  però non si esaurirà con la semplice  sostituzione di  una lampadina. Oltre  al proiettore  c’è  incuria, sporcizia e miseria. Il cancello all’ingresso della casetta è  divelto, sui muri i fili elettrici sono strappati, il quadro elettrico asportato e le prese di corrente rotte. Di più. All’’interno della struttura  – che il parroco Verlezza volle assomigliare ad una cappella –  il  piccolo altare  in  marmo nero e le colonne in marmo bianco che lo sorreggono sono  completamente distrutte dall’incuria e dall’ inciviltà. La sera  – come tutti ben sanno  – la scogliera è meta di tanti giovani coppie alla ricerca di intimità e un posticino simile diventa  rifugio abituale di qualche mal intenzionato sicuro di tornarci ogni sera. Ogni notte. La casetta è un autentica latrina a cielo aperto, senza contare la  gente con i pantaloni tirati giù che orinano e defecano alla luce del giorno. A  terra c’è di tutto, buste, preservativi, siringhe, bottiglie, vettovaglie e tanta altra robaccia. Il tetto – che poi è alla base della statua  – presenta lesioni ed infiltrazioni, con crepe evidenti e pericolanti.   Uno spettacolo indecoroso– dunque – che ha urgente bisogno di lavori di manutenzione. Aspettando che si metta fine a questa indecenza la casetta va posta in sicurezza  e va ripristinato almeno il quadro elettrico tanto quanto basta per poter riaccendere il proiettore e illuminare  la statua della Madonna .

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