Redazione | Un percorso espositivo multimediale dedicato alla storia e alla cultura della nostra isola, realizzato attraverso la ricostruzione di reperti, di ambienti e di azioni quotidiane messe in luce dalle campagne di scavo archeologico condotte sull’isolotto di Vivara dall’Università Suor Orsola Benincasa.
È questa la sintesi del progetto dell’area espositiva permanente “TERRA” (Technology and Research for Archaeology), che verrà inaugurato oggi , nel Palazzo della Cultura alla presenza del Vicepresidente della Regione Campania, Guido Trombetti, del Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro, del Rettore dell’Università Federico II, Massimo Marrelli, del Sindaco , Vincenzo Capezzuto e di Enrico Scotto di Carlo, Assessore alla Cultura.
Alle 10 la giornata si aprirà con un convegno dedicato al tema “Tecnologia e Ricerca per l’Archeologia” con la partecipazione, tra gli altri, di Sebastiano Tusa, referente della Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia, Massimiliano Marazzi, direttore del CEM, il Centro Euromediterraneo per i Beni Culturali dell’Università Suor Orsola Benincasa e dei rappresentanti delle altre istituzioni coinvolte nel progetto: il DiSTAR, il Dipartimento di Scienza della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università Federico II di Napoli con il suo direttore Vincenzo Morra e le imprese Wind Aereonautics e Westend.
Al termine del convegno la presentazione del progetto dell’area espositiva “TERRA” affidata a Leopoldo Repola, Nicola Scotto di Carlo, Alessandra Ferraro, Silvio Napolitano e Livio Pontieri.
L’area espositiva TERRA nasce da una lunga collaborazione tra il Comune di Procida e gli archeologi dell’Università Suor Orsola Benincasa con l’obiettivo di avviare nuove azioni sul patrimonio culturale e archeologico dell’isola, da intendersi come risorsa e beni attivi attraverso cui avviare politiche e strategie di promozione dell’intero territorio.
L’area espositiva rientra nell’ambito delle attività del progetto PON Ricerca e Competitività “SINAPSIS”, finanziato dal MIUR, che ha come obiettivo la realizzazione di un Sistema integrato per la valorizzazione, fruizione e salvaguardia del Patrimonio Culturale emerso e sommerso attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative e la relativa integrazione di tecnologie esistenti.
“L’area espositiva TERRA – spiega Massimiliano Marazzi, direttore del CEM del Suor Orsola – già nel nome vuole comunicare il legame che è sempre esistito tra i luoghi, le genti e le storie che le accomunano ed intende indagare attraverso un uso critico delle tecnologie e delle tracce il valore delle testimonianze anche in rapporto alla promozione territoriale. TERRA sarà quindi un laboratorio permanente in cui sperimentare e verificare il connubio esistente tra i beni culturali, i beni archeologici e le nuove forme di musealizzazione attraverso innovative tecnologie di rappresentazione”.
La piattaforma sarà aggiornata progressivamente secondo gli esiti delle attività di scavo sull’isola di Vivara e all’interno del Golfo di Genito e i risultati delle ricerche che gli atenei stanno conducendo nel settore indagando tutti i possibili rapporti d’uso da parte della collettività e dei turisti in genere. I contenuti e le informazioni saranno, infatti, generati da strumentazioni prototipali per la digitalizzazione e la gestione tridimensionale dei dati e riversati sulle innovative piattaforme di visualizzazione interattive e stereoscopiche.
L’intento è quello di creare un ”dimostratore” in cui la ricerca tecnologica abbia una immediata applicazione e verifica dei livelli di utilizzabilità per usi comunicativi e di visualizzazione.
“Il core dell’Exhibition Design – spiega Leopoldo Repola, responsabile dell’allestimento – è stato impiantato sulla economicità, reversibilità ed ecosostenibilità dell’intervento. Il materiale utilizzato è stato esclusivamente il legno d’abete che se da un lato richiama il colore e gli odori delle antiche imbarcazioni, dall’altro si presta a una rapida rimodulazione degli spazi al servizio delle esigenze mutabili nel tempo”.