Domenico Ambrosino | E’ caduto un tabù. A Procida, dopo quattro secoli la tradizionale processione del Cristo Morto del venerdì santo vedrà, per la prima volta, oggi la partecipazione delle donne. Sono cinque le “consorelle” che, insieme ai “confratelli, della Confraternita dell’Immacolata Concezione, detta “dei Turchini”, parteciperanno al sacro rito.
Nei giorni scorsi c’è stata un po’ di maretta all’interno del pio sodalizio. Non tutti i “fratielli” erano convinti dell’innovazione. La Congregazione era stata sempre e solo frequentata dagli uomini, per cui la presenza delle donne aveva suscitato più di qualche mugugno. Con una scia di polemiche dettate, forse, da qualche gelosia e, perché non dirlo, anche da una certa dose di paura di perdere il monopolio di un ruolo che in, un’isola piccola e tradizionalista qual è Procida, assume ancora un certo rilievo sociale . Per cui, pur accettandone l’iscrizione, “benedetta” anche dalla Curia, si pensava di “ibernare” le consorelle in un ruolo secondario, praticamente senza quella parità di “genere” tanto celebrata, oggi, in Italia,. a. C’è voluta tutta la pazienza e la capacità diplomatica del priore della congregazione Gabriele Scotto di Perta a porre fine alla “querelle”. Alla fine decisione unanime: le cinque consorelle turchine Pupetta Enrica Cozzolino, Carmen Mancino, Maria Balacco, Caterina Cuccurullo, Luciana Piccini, parteciperanno alla processione accanto alla statua della Madonna Addolorata. Spiega il priore:” Le vivacità che si sono succedute in questi giorni dimostrano che la nostra processione non è un rito stanco e stantìo, ma una pratica di fede e fervore religioso, viva e sentita”.
La breccia che si è aperta è destinata ad aprire, comunque, una discussione per allargare la partecipazione femminile anche nell’ambito della costruzione e del trasporto dei “misteri”, le icone, rinnovate ogni anno, che rappresentano episodi della vita e della morte del Cristo. Finora riservata solo ai ragazzi. “Noi siamo pienamente favorevoli alla partecipazione attiva delle ragazze isolane” – dice Salvatore Amalfitano, presidente dell’ associazione “I Ragazzi dei Misteri. “La Congrega, insieme al padre spirituale, affronterà l’argomento”, promette il priore Scotto di Perta.
A questo punto alcune “consorelle” hanno sentito il bisogno di spiegare la loro scelta di entrare nella confraternita. Dice Pupetta Cozzolino:” Da tempo sto seguendo un percorso spirituale. Voglio dare di più a chi soffre ed ha bisogno. La strada della Congrega mi è sembrata adatta a rafforzare questa mia sensibilità. Insieme ad altre amiche abbiamo intenzione di impegnarci in progetti di carità e di cultura”. Carmen Mancino, 36 anni, laureata, sposata con due figli, racconta: “Il parto del mio secondo bambino è stato un miracolo. Ho pregato tanto la Madonna e l’arrivo di Fabrizio Mariano mi ha cambiato la vita. Parteciperò alla processione insieme a lui, che ha solo 14 mesi, vestito da “angioletto”. E’ un ringraziamento ed un impegno a donarmi agli altri”.
Intanto, anche nelle altre Confraternite dell’isola avanza l’onda rosa. Come conferma il priore Giuseppe Righi nella Congrega dei Rossi, fondata da S. Alfonso, è arrivata Regina Persico. In quella dei “Gialli, di S. Michele, si sono iscritte Stefania Sibilio e Maria Sobrio. Nella Congrega dei Bianchi, la più antica, del SS. Sacramento, sono in lista d’attesa ben sei “consorelle”. Spiegano i “confratelli”:”Esse stanno affrontando un periodo di preparazione spirituale; noi stiamo studiando un abito più consono alla loro femminilità. L’attuale camicione bianco ci sembra poco adatto”.
ilmattino
TUTTO QUESTO NON E’ UN TABU’,BASTA USCIRE UN PO DA PROCIDA E GUARDARE ALTRI PAESI (PER ESEMPIO SPAGNA)DOVE GLI UOMINI CAMMINANO SCALZI E SI FRUSTANO ANCORA, E RISPETTANO QUESTI RITI RELIGIOSI.ALLE DONNE FACCIAMOGLI INDOSSARE UNA BELLA GONNA E TACCHI A SPILLO.AVETE DISTRUTTO UNA TRADIZIONE SECOLARE SIETE RIDICOLI.
cmq noon è una scelta delle congreghe procidane, non hanno distrutto niente se la Chiesa ha aperto alle donne xkè le nostre congreghe dovrebbero chiudere a loro? il medioevo è finito