Redazione | Più spazi pubblici e meno privati. Sembra essere questo il punto di partenza del nuovo PUA (Piano di Utilizzo degli arenili) che l’Ass. al Demanio Lella AIELLO ha redatto da mesi e che è all’esame della Giunta Municipale. Uno strumento indispensabile per lo sviluppo turistico del territorio che passa attraverso la valorizzazione della risorsa mare e delle coste. Un piano molto articolato e dettagliato per la cui stesura ci sono voluti più di due anni di lavoro e che la comunità procidana attende da decenni. Più o meno da quando la materia demaniale è passato di competenza comunale.
Ciò ha comportato per gli enti locali la necessità di dotarsi di un piano di gestione ed utilizzazione degli arenili in tempi celeri. Una materia spinosa che tocca il pubblico e il privato che è rimasta lettera morta per anni. Ma quasi a voler recuperare il tempo perduto in sede regionale o statale ( o anche dai suoi predecessori ) l’assessore Aiello non ha perso tempo e spera che già dalla prossima primavera possa entrare in vigore. “Nel nostro programma di riqualificazione e utilizzo delle spiagge – ci dice – un ruolo fondamentale lo avrà lo spazio pubblico attrezzato. Dobbiamo sforzarci di rendere fruibili ai residenti e ai turisti le spiagge pubbliche.Subito dopo la mia nomina assessoriale ho inteso condividere questo progetto con i miei colleghi di giunta e con il sindaco Capezzuto. E da li è nata la necessita di dotarsi di uno strumento che disciplinasse tale materia nella giungla lasciata dalla Regione e dalla comunità europea.”. In effetti anche la direttiva Bolkenstein che entrerà in vigore dal 2020 ( salvo ulteriori proroghe ) resta molto ingarbugliata. Le concessioni agli stabilimenti balneari dovrebbero andare a gara e i risvolti dal punto di vista occupazionale ed economico potrebbero risultare disastrosi. Infatti buona parte delle concessioni di oggi sono state rilasciate senza gare ad evidenza pubblica e si rinnovano automaticamente alla scadenza. Chiaro che l’applicazione della “direttiva servizi” costituirà una bella svolta per il florido mercato delle concessioni marittime, e magari per i rapporti che intercorrono tra i gestori e le amministrazioni pubbliche. Al protocollo del nostro comune risultano una quarantina di istanze di concessioni, certe addirittura vecchie di 20 anni. Molte di queste – quasi la maggior parte – risultano redatte non tenendo conto delle non poche trasformazioni delle zone, delle coste e degli arenili.
A quasi tutte negli anni non si è potuta dare risposta positiva o negativa perché in sede di definizione non risultavano i pareri dei tecnici sui collaudi ai costoni restaurati. Di più. Per il futuro potrebbe non bastare il parere tecnico dei collaudi necessitando anche di un ulteriore parametro ( rischio idrogeologico ) che viene richiesto alle amministrazioni locali per poter poi rilasciare le concessioni demaniali.
Un pantano giuridico – amministrativo – dunque – da cui bisogna uscire per dare risposte alla cittadinanza che usufruisce degli arenili e che attende da decenni una pianificazione. Su questo punto il PUA che verrà presentato nella commissione consiliare terrà conto di più esigenze. Da un lato l’indirizzo politico programmatico dell’assessore Aiello e della giunta comunale, dall’altra ci auguriamo dell’apporto costruttivo dell’opposizione consiliare e subito dopo il vaglio del consiglio comunale. Senza dimenticare il contributo degli operatori del settore che ovviamente attendono di essere ascoltati per significare le loro proposte. Infatti se da un lato il risanamento dei costoni permetterà di avere più spazi balneabili e quindi si potranno rilasciare altre concessioni, dall’altra parte dovrà essere studiato un preciso piano di rapporti tra benefici quantità/denaro. Il rapporto più stabilimenti balneari uguale meno entrate economi che per tutti, significherebbe fallimento assicurato.
E allora la soluzione potrebbe essere diversificare le offerte turistico balneari con l’individuazione e pianificazione di attività nuove che non vadano a intasare un mercato quasi saturo ma si diversificano dal passato e che possano servire anche più in generale all’intera isola come un elemento di rilancio dell’ attrattività turistica territoriale creando nuovo reddito e nuovo lavoro.
In questa direzione vanno le proposte formulate dal piano: quelle della ricerca di una soluzione che sia in grado di rassicurare gli imprenditori e al contempo d’implementare una proposta di sviluppo economico per uno dei settori fondamentali della nostra economia. Non dimenticando quelle concessioni vecchie che di fatto sono poste al di fuori del futuro piano d’utilizzazione degli arenili e rischiano di trovarsi in una sorta di limbo normativo per il traguardo limite del 2020 data che il nostro governo – come dicevamo – ha posto come termine per trovare una soluzione alle direttive comunitarie.
Un plauso all’assessore Rachele aiello per il lavoro fatto
parole soltanto parole
Per ora solo annunci e parole. L’assessore Aiello in 4 anni non ha chinato nulla. Mancano 12 mesi alle prossime elezioni. Ma davvero volete convincerci che quello non fatto in 4 anni si farà in 12 mesi?? Solo propaganda e campagna ettorale. A chi hanno voluto loro le concessioni le hanno date pure senza il PUA. Ma andate a lavorare la terra. Sarete spazzati via l’anno prossimo.
Message
hahaahhahaha spazzati da chi??? senza gli aiello non si si vince nessuna campagna elettorale….
Leggendo questo articolo
in cui si menziona questo piano,mi viene in mente solo
una parola,un’esclamazione,di ripugnanza… :
P U A …H
Ma perché vi lamentate, vi siete dimenticati che con le nuove concessioni si creeranno 100 posti di lavoro. Alla Marina il nuovo solarium già ha creato un indotto che da lavoro a tante persone………………e poi è bellissimo e non stona affatto con l’architettura Procidana e il panorama……….
sarcastico?????????????? no dico solo le cose che qualcuno vorrebbe che fossero dette!!!!
Ma quante belle PAROLE. Dice bene il nostro amico che tra poco inizia la campagna elettorale, anzi è già cominciata.
Un assessore, non votato dai Procidani che in quattro anni non ha fatto nulla di nulla e purtroppo è proprio così, in questo paese ,in cui, si va avanti solo a piaceri non si vince senza certi nomi: povera procida.
La politica clientelare la fa sempre più da padrona: è di questi giorni la “IPOTETICA” bagarre per ottenere l’arenile affianco al lido della chiaiolella ,lato S.Margherita.
Ditte che avevano fatto richiesta anni fa, corrono il rischio di vedersi sorpassare da personaggi vicini all’amministrazione?
Infatti , pare, che una di queste ditte che aveva presentato domanda di concessione anni fa, probabilmente vedendo l’orientamento POLITICO, alla base del rilascio di questa probabile concessione, ha proposto richiesta di risarcimento al Comune per danni pari a 60.000,00 euro circa.
Questo Significa che qualora, per “qualsiasi motivo” il Comune dovesse perdere questa causa (in quel caso chiaramente per non aver regolarmente e legittimamente gestito questa concessione) il Comune e quindi i procidani saranno costretti a sborsare più di 60 mila euro per danni al sig. Scandurra titolare della ditta che ha presentato richiesta di danni. Se le cose stessero cosi, vi sembra giusto che i contribuenti si debbano accollare questa cifra? Perchè il comune non mette già da oggi all’asta l’arenile in questione o non lo rilascia al Sig. Scandurra come primo richiedente? Cosa ha da guadagnare il comune o l’AMMINISTRATORE DA QUESTO SCONTRO? NULLA PENSO! Di sicuro pero i procidani hanno il rischio di perdere 60mila euro (oltre i 3000 , di acconto, già dati all’avvocato per la difesa). In quel caso sarà l’amministratore a versare tale cifra alla ditta?
Parole, soltanto parole
Staremo a vedere.
Nessuna concessione
L’Ass.re Aiello ,che ben conosciamo,è quella che voleva fare il miracolo alla chiaiolella della ” moltliplicazione della spiaggia,pochi anni or sono,nel mese di giugno : Fu una cosa disastrosa! Una mareggiata butto a mare … tutti le opere che erano state intraprese..
Logicamente ,per ora,non darà nessuna concessione : “Badate bene che a Procida(a Ciraccio)per es. gli stabilimenti sono stateimesse in vendita o la sua gestione, sapete perchè ” perchè non producevano reddito ” ( sono dovuti venire elementi.. napoletani per rilevarli)
Con questa crisi pazzesca che c’è,con una domanda turistica alla frutta,chi ” pazzo ” si metterebbe a imprendere,dovrebbe solo dare e non prendere.
Forse,ma è la mia opinione,che non vale niente,
questo pua..h come lo chiamo io, servirà solo ad amici…,come per Spiaggia della Lingua(vedi il “solarium ”
E’ solo una mossa preelettorale,siccome il bacino di richiesta di concessione è molto largo,si faranno delle promesse… e poi ,finite le elezioni, si mettera la sordina..come sempre si è fatto.
Comunque voglio avvisare l’Ass.re :
Se questa è una manovra che andrà a restringere anche di un cm lo spazio vivibile per i procidani,sarà molto contrastata: già noi SIAMO PRATICAMENTE CONFINATI IN SPIAZZI ESIGUI PERICOLOSI SOTTO LE MONTAGNE FRANOSE
non faccia DANNI , aSS. aIELLO ,CHE GIà NE HA FATTO TROPPI A pROCIDA
Ma come si deve fare bene a questo paese. Abbiamo un assessore ai lavori pubblici (è lui che controlla i lavori pubblici che si fanno sull’isola) che di professione fa il commercialista; forse i conti torneranno pure, ma le strade bisogna rifarle ogni due mesi!
Abbiamo un assessore al demanio che di professione fa la maestra elementare e per giunta, che pur non essendo stata votata, gli è stato affidato un incarico che ha bisogno di competenza; ma che competenze ha una maestra di scuola elementare in materia demaniale o architettonica? E i risultati si vedono, cioè 0000000000000!
Non parliamo poi di politiche sociali o urbanistica…per caritààààààààà!!!!Soldi buttati a mare.