Redazione | Una vicenda dai contenuti inquietanti, che per adesso resta densa di mille interrogativi ma senza ancora nessuna iniziativa ufficiale. E che anzi, molto probabilmente, potrebbe chiudersi rimanendo semplicemente poco più di un episodio che non avrà conseguenze o strascichi di nessuna natura, ma che in ogni caso – a prescindere da quello che sarà l’epilogo -merita più di qualche considerazione e riflessione. Teatro è una scuola: sì, la scuola il luogo che più di ogni altro ( eccezion fatta che per le proprie mura domestiche), s’intende, dovrebbe rappresentare il top della sicurezza per un giovanissimo o addirittura per un bambino. Ma qualche volta può capitare che il condizionale sia d’obbligo come manifesta in maniera eloquente l’episodio di cui ci apprestiamo a raccontarvi. E’ una giornata come tutte le altre, si sta svolgendo la normalissima attività didattica, quando di punto in bianco due bambini decidono che è giunta l’ora di provare un’esperienza di quelle che – senza alcun dubbio – alla loro età rappresenta più che un “brivido”. I due, infatti, decidono che si sono evidentemente stufati di seguire la lezione e decidono così di tornare alle rispettive abitazioni. Chiudono lo zaino, indossano il giubbotto e si allontanano dall’istituto. Quel che è grave, naturalmente, è che lo facciano senza che nessuno tra personale docente e non docente si accorga di quello che sta accadendo, il che naturalmente suscita più di qualche perplessità. La coppia di alunni percorre a piedi un tratto di strada e poi si separa, raggiungendo ciascuno il proprio domicilio. Da questo momento, ovviamente, l racconto diventa più frammentato: ma è chiaro che per arrivare ad una ricostruzione sommaria ma al tempo attendibile non occorre certo la sfera di cristallo. E così succede che le mamme dei due scolaretti discoli e fuggitivi rientrano a casa e ben prima dell’orario di uscita di scuola si ritrovano i propri pargoli che scorrazzano per casa come se niente fosse. Dopo un attimo di comprensibile stupore, entrambe pensano che i figli siano usciti prima anche se in casi del genere, senza la presenza di un genitore o di un delegato, giammai potrebbero lasciare il plesso da soli. Quando si accorgono della verità, dietro consulto coni bambini, per motivi evidentemente logici ed indiscutibili non la prendono affatto bene. Il resto è storia di ieri, con la voce che comincia a fare il giro dell’isola. E con i tutti i provvedimenti del caso. Ma, sembra, ma di questo non vi può per ovvi motivi essere certezza, che alla fine la “riconciliazione” tra le parti dovrebbe funzionare, con la vicenda che resterà così nel chiuso di una stanza, pardon di una scuola. Ma anche con la speranza che a partire da domani, si presti un pizzico di attenzione in più.
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5 commenti su “LASCIANO LA SCUOLA DURANTE LA LEZIONE, BUFERA SULL’ISOLA”
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prima di tutto erano due bambine e poi sono andate tutte e due a casa di una delle due e poi non incolpate la scuola, perche come voi ben sapete ci sono le uscite di emergenze e quelle devono per forza di cose rimanere libere e subito pronte ad aprirsi non possono i non docenti fare i “portinai” la causa sono i genitori che difendono troppo spesso i loro figli.
sarebbe bene tornare alle “bacchettate” di una volta…….
Che siano stati due bambini o due bambine e che si siano recati a casa di una delle due o ognuno a casa sua non cambia nulla. Il fatto che due bambini si siano allontanati da una scuola e che nessuno se ne sia accorto e li abbia fermati è molto grave. I non docenti non devono fare i “portinai” ma DEVONO vigilare e con loro gli insegnanti. In questo caso è proprio inutile incolpare i genitori e la loro gestione del rapporto con i figli.
Ma scusate la maestra dov’era in bagno ,o stava fuori a fumare ?
ma hanno capoito che si tratta di minorenni e debbono avere attenzione al max , .Poi come fa’ un bambino ad andare via senza che nessuno se ne accorga quando all’entrata del portone principale vi e’ la postazione del CUSTODE all’interno di fronte alle porte di sicurezza vi e’ il banchetto per il bidello .SIGNORI se non vedete e perche’ non volete vedere
ssage
il fatto e accaduto durante la mensa e il cambio dell’insegnante, avevano chiesto di andare in bagno e poichè erano bambine i bidelli non le possono accompagnare altrimenti li denunciamo per molestie? mettetevi nei panni di quei poveri cristi invece di gettargli fango addosso perchè come vada e sempre colpa loro invece fatevi un’esame di coscienza tutti voi genitori!!!!!!!!
Scusate, ma questo signore che scrive l’articolo,ha verificato le notizie prima di pubblicarle? Forse gli è bastato parlare con un amico o con la “capera” di turno per poi scrivere l’articolo, perché ci sono molte inesattezze. Ma questo conta poco.Ciò che davvero conta è quello che è accaduto. Sapete quante uscite ci sono in quella scuola?…ben 9!!! E tutte con il maniglione anti-panico… E sapete quanti collaboratori(i bidelli)prestano servizio?…solo 6!!! Sapete invece quanti ne erano presenti quel giorno e a quell’ora?…Al solito i bidelli,che sono l’ultima ruota del carro,quelli su cui scaricare sempre tutte le responsabilità,ancora una volta sono colpevolizzati oltremisura. Forse qualcuno poteva accorgersi prima dell’assenza delle due bambine visto che ci hanno messo un pò ad arrivare a casa. Di chi è davvero la colpa? Del dirigente? Dei collaboratori? Degli insegnanti?…o dello Stato che ha tagliato e ritagliato sul personale scolastico fino a renderlo numericamente insufficiente per una sorveglianza efficace?