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FESTA DEL SANTO PATRONO: IMPAZZA LA POLEMICA

Ditgprocida

Mag 6, 2014

Redazione | Dall’otto al dieci. Da un giorno feriale ad un festivo. La tradizionale processione di san Michele santo patrono dell’isola di Arturo, che si teneva da secoli l’otto maggio in ricordo del miracolo dell’apparizione con il  quale l’arcangelo scacciò i pirati, quest’anno pare per la non disponibilità dei pescatori della zona,  sarà traslata di due giorni. Da giovedì otto a  sabato dieci a Marina Corricella in un breve corteo processionale dalla Chiesa Madre per via Castello, via San Rocco, santa messa sul porticciolo dei pescatori  e ritorno all’Abbazia a Terra Murata. E se l’idea di anni fa del curato Mons. Michele del Prete di portare la statua del santo patrono in processione alternando di anno in anno le tre marine dell’isola, era anche piaciuta e aveva trovato qualche applauso, questa idea di spostare la tradizionale data ad un sabato qualsiasi sta suscitando non poche polemiche sull’isola.  Malumori tra i devoti che non hanno compreso il perché di una scelta. Non le manda a dire Maria Trapanese donna e moglie di pescatori: “San Michele è nostro e tutti devono vederlo in processione, bisogna rispettare le tradizioni“. Le fa eco Salvator U ‘Russ: ” Noi qui a Marina Grande siamo tagliati fuori, ogni tre anni solo possiamo vedere la processione. Mia mamma ha 93 anni chissà che se la potra’ vedere fra due anni. E’ una tristezza“. In effetti al curato non mancano idee come quella di anni fa quando fu  sperimentato di portare la statua di  San Michele su un furgone con relativo corteo di scooter. Un’idea abortita l’anno successivo. Una “multiproprietà” sulla quale ciascuno vorrebbe avanzare strampalati diritti, come un gioiello di famiglia gettato in un cassetto, che vien voglia di indossare solo per fare invidia al parente di turno arrivato per ammirarlo e poi riporlo. Come sono lontane le processioni di anni fa. Il profumo dei petali di rosa che si posavano sulla processione,con luci accese ai balconi e alle finestre. Li dove vi si rifugiava anche il turista rapito. E sovente si fingeva nel pensiero il riecheggiare dei passi assorti tra le vetuste mura delle stradine , lo sguardo perso tra guizzi di angeli e riflessi d’oro.

14 commenti su “FESTA DEL SANTO PATRONO: IMPAZZA LA POLEMICA”
  1. Le date delle processioni di San michele sono dettate dall’inizio e la fine della stagione agricola, non sono messe là per capriccio ma perpetuano una tradizione ancora più antica di san Michele e raccontano di quando sulla Terra c’era il tempio di Nettuno Agricoltore che ha preceduto il culto dell’angelo guerriero. Se un merito aveva la Chiesa era quello di rispettare storia e tradizioni e magari per appropriarsene nella consapevolezza che per il popolo erano importantissime.Certe iniziative sono inopportune e fanno perdere fascino e poesia a consuetudini antichissime e memorabili. Come gli altoparlanti alla Processione degli Apostoli, come le sguaiate trasmissioni televisive il Venerdì Santo, come le voci dei predicatori violentemente “sparate” a Piazza dei Martiri affollata di turisti, anche questo è un segno di grave decadenza culturale del clero isolano. A me che pure non sono religiosa dispiace moltissimo, lo vedo come un degrado storico indice di una società in crisi come gli obrobri di volgari stabilimenti sulle spiagge, la decadenza dell’architettura antica, ed altri tristi fenomeni ai quali assistiamo impotenti. L’ignoranza è il guaio più grave.

  2. Sono in sintonia con l’articolo e con il commento della sig. ra Elisabetta montaldo. Mi chiedo ma sto prete non potrebbe rimettere la vecchia data? non c’è nulla che possiamo fare contro questo sacerdote che già ci ha depauperato della processione della madonna della libera?
    lucia

  3. Ma questo non è lo stesso sacerdote che ha fatto perdere il finanziamento per i lavori all’abbazia di 15 miliardi di vecchie lire. Da uno così e dal decano silenzioso su fatti ed accadimenti importanti cosa vi aspettate.

  4. Io capisco

    bene la redazione del TG procida he deve fare ” sensazionalismo ” ,” ammuina (come si dice qui) ,scrivere ” titoloni “,per creare un ” caso “, una esasperazione.

    E,infatti,i postanti precedenti hanno abboccato all’amo .e,penso,e spero per il tgprocida che ci siano parecchie clikkate.

    Io non so i reali problemi che hanno indotto allo spostamento della data,ma non ci vedo niente di cosi grave,ma proprio niente.

    Addirittura c’è stato qualcuno che ha accennato a una grave decadenza culturale da parte del clero: siamo alla deformazione totale delle cose.

    Per quanto mi riguarda,non ci vedo niente di scandaloso,le tradizioni religiose non sono eventi immutabili,possono modificarsi seguendo lo spirito dei tempi in cui si vive.

    Per chi è ” cristiano “, niente cambia,perchè l’aspetto esteriore e folkroristico di queste manifestazioni hanno un aspetto totalmente secondario : ” L’importante non è la forma,ma la sostanza ”

    I rimproveri ai servitori della Chiesa,sono gratuiti,offensivi,fuori luogo,completamente inadeguati.

  5. Ma diciamocela tutta, alla corricella ci sono si e no una decina di pescatori e alcuni non vivono più alla corricella. Continuano a chiamarla porticciolo dei pescatori quasi a riempirsi la bocca ora ma bistrattata in malo modo dai governanti di questa isola negli anni passati. Un posto tranquillo dove si viveva in una grande comunità che via via è andata scomparendo. San Michele va alla Coricella il Sabato per la gioia dei ristoratori che hanno occupato senza ritegno ogni spazio della banchina che fu dei pescatori …e come si dice pure loro devono campare grazie San Michè.

  6. I PRETI PROCIDANI SONO COME CERTA GENTE E ANDREBBERO RINCHIUSI. NON MUOVETE SAN MICHELE DA LI CHE SUCCEDE UNA RIVOLTA POPOLARE. SAN MICHELE E’ NOSTRO. LO VOGLIAMO ALLA MARINA SOTTO ALLA LINGUA

    MICHELE CERASE

  7. San michele è sceso alla marina grande l anno scorso e poi sostò a San Leonardo, quest’ anno sarebbe dovuto scendere alla Chiaiolella

  8. Ovviamente tempo sprecato parlare di questo prete…Uno sempre pronto a giudicare gli altri e NON SE STESSO (basta sentirlo parlare di Don Marco, che lo reputa un prete di serie C e di altri che è meglio non parlare..), uno che spreca più tempo a organizzare PAGLIACCIATE in chiesa e fare lo SHOWMAN dall’altare (basta andare la domenica a messa per vedere) che andare a trovare i malati ecc. Ma chi ce l’ha mandato????

  9. Ma vi rendete conto che è solo una statua??? Deve andare di qua deve andare di la se realmente ci credete dovreste sapere che San Michele sarà’ sempre tra di noi tutto l’anno tutta la vita e non solo l’otto maggio per strada davanti a tutte queste persone che tanto professano religione e tradizioni e neanche il tempo di girarsi già stanno sparlando di tutto e tutti e sono pronti a far del male alle altre persone. Vedete subito pronti ad attaccare il prete x questo e per quello..Purtroppo questa e’ Procida mi dispiace solo x i nostri figli che cresceranno in questa falsità e cattiveria non penso proprio che San Michele vorrebbe vedere tutto questo

  10. Vi rendete conto che è solo una statua?? Se siete così religiosi sapete bene che San Michele e’sempre tra noi..deve andare di qua deve andare di la marina, chiaiolella non siamo sempre una sola comunità? Vorrei sapere tanto cosa ne pensa il santo di queste stupide discussioni..Tutti devoti pronti però al primo colpo a giudicare e farsi del male x un nonnulla dovrebbe riscendere sull’isola a mettere un po’ d’ordine altro che saraceni che siamo diventati…

  11. e poi ci si meraviglia di ciò che accade quotidianamente nel nostro paese (Italia)..solo insieme si può, altrimenti non si andrà mai da nessuna parte..Ciao Procida

  12. Anche se ho

    già espresso cio che penso, vorrei complimentarmi per l’ottima MICHELA,che ha si centrato il problema,e che ha detto pure verità.

    Aggiungerò di più,io la ” decadenza culturale ” la vedo solo in chi sa spargere veleni e pregiudizi su persone o su atti,che non dovrebbero nemmeno essere criticati,a mio parere,dato che hanno una rilevanza solo ad approfondire meglio un sentimento religioso tanto partecipato.

    Ma ,tant’è.noi procidani siamo abituati solo a ” sparlare ” degli altri( senza neppure conoscerli a fondo), e anche ” di spalla ” a tradimento.

  13. La ringrazio sig.geppino e concordo pienamente..anche qui ci sono molti commenti ricchi di cattiveria gratuita verso persone che secondo me neanche si conoscono aggredite verbalmente per un’inezia..basterebbe un po’ di amore in più verso il prossimo e si risolverebbero tante cose..io porto il nome del nostro santo patrono e la sua forza ce l’ho dentro di me tutti i giorni non mi serve baciare una statua d’oro, mia madre mi ha insegnato che l’oro bisogna averlo nel cuore e tanti procidani ce l’hanno solo x pompare il sangue purtroppo

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