Domenico Ambrosino | Non c’è vento, ma soffia la bufera nelle acque del porto turistico di Marina Grande. L’ingegnere Renato Marconi, amministratore delegato della “Marina di Procida, la società di gestione dello scalo, mista di capitali privati e pubblici (il 49% delle quote appartiene al Comune isolano che esprime la presidenza nella persona dell’ex sindaco dell’isola Gerardo Lubrano), ha deciso di eliminare le tariffe agevolate di ormeggio di cui hanno, finora, goduto i diportisti procidani. I quali pagano 500 euro all’anno, rispetto alla tariffa ordinaria di 2000 euro. In generale, la platea dei diportisti è costituita da ex pescatori e naviganti che, prima della costruzione dello scalo turistico, praticavano liberamente l’ormeggio nelle acque dello scalo. Si annunciano proteste e manifestazioni. C’è chi ha proposto il blocco del porto. Il provvedimento della sospensione del canone agevolato è stato notificato all’associazione sportiva “Marina Grande – Isola di Procida” che raggruppa i diportisti assegnatari dei posti barca. Nella nota, che annuncia peraltro anche la risoluzione del contratto alla data del 7 marzo scorso, non vengono spiegati i motivi della decisione. Ma le voci di banchina, che riprendono ed amplificano quelle provenienti dai due fronti del porto, parlano chiaro: i diportisti locali non avrebbero rispettato i patti sanciti nel contratto. Fra essi si sarebbero infiltrati numerosi “furbi” non residenti, anche con barche di lunghezza e qualità superiori a quelle previste: da qui la “rappresaglia” dell’amministratore delegato che ha deciso di eliminare le tariffe agevolate ed imporre la tariffa unica ordinaria per tutti. Conferma Michele Scotto, direttore dello specchio portuale:” Un bel giorno abbiamo scoperto che barche appartenenti a non procidani erano ormeggiate nell’area riservata all’associazione locale. A niente sono valse i nostri inviti di provvedere a regolarizzare l’ormeggio. I proprietari, a cui noi abbiamo contestato il diritto di ormeggio, sostenevano che avevano “comprato” il posto barca. Per cui abbiamo inoltrato regolare denuncia alla capitaneria di porto dell’isola”.
La tariffa agevolata a favore dei diportisti locali nasce all’atto dell’insediamento della società di gestione portuale “Marina di Procida”. Siamo nel 2005, quando il Comune che partecipa alla gestione dello specchio d’acqua con il 49% delle quote, esprime attraverso una delibera di giunta municipale (la n° 141/2005) “in un’ottica di contemperamento degli interessi gestionali della società e di riconoscimento a particolari fasce deboli di cittadini procidani”, la volontà di riservare agli stessi un numero di 100 posti barca. Le condizioni sono quelle già indicate, dall’allora sindaco Luigi Muro, nell’apposita conferenza dei servizi tenutasi presso il settore demanio della Regione Campania, nel dicembre 2004, che prevedono un canone agevolato di 500 euro annui per i residenti nell’isola da almeno 5 anni. Interviene il dottor Elio Scotto di Perta, presidente dell’associazione dei diportisti:” Ho chiesto un incontro all’ingegnere Marconi per chiarire la situazione. Certo non lasceremo nulla intentato per tutelare gli interessi dei diportisti procidani anche nelle opportune sedi giudiziarie”. Ribatte l’ing. Marconi:”C’è stata una truffa. Qualche furbo ha adottato sotterfugi ed imbrogli. Ci sono diportisti agevolati che hanno un reddito notevole; altro che fasce deboli del territorio. Il nostro proposito è quello di ripristinare la legalità nel porticciolo”. Gerardo Lubrano, presidente della società di gestione, cerca una mediazione: “Difenderemo a spada tratta gli interessi dei diportisti locali nel rispetto delle regole”. Lo scalo turistico, che sorge accanto al porto commerciale, ha un’area di 76, 700 metri quadri e può ospitare 491 barche.
ilmattino
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10 commenti su “PORTO DI PROCIDA BUFERA TRA TARIFFE E PROPRIETA’”
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procidani non più padroni della propria isola, ormai svenduta da 20 anni di pessima gestione….ora basta mandiamoli a casa……
e ovio che il comune e il sindaco di allora non hanno proveduto a mettere le cose per iscritto, cosa che con la loro posizione ( allora di forza visto che gestivano il terreno) avrebbero potuto fare ma si vede che il sindaco di allora aveva altri interessi!!!!!
oh, finalmente si parla chiaro!
Facciamo chiarezza anche sui diportisti che hanno “venduto” il posto barca ai napoletani e ai procidani in maniera illegale.
NON C’E’ NIENTE
di non chiaro,è tutto alla luce del sole.
” I procidani sono stati espropriati del loro mare dalla mafia politico clientelare,sia nostrana che di terraferma “.
ESIGIAMO CHE I BILANCI DELLA ” MARINA DI PROCIDA ”
VENGANO RESI NOTI AL PUBBLICO .
Il porto è stato costruito con soldi pubblici,quindi anche dei procidani: è in virtù di questo fatto che I BILANCI DEVONO ESSERE PUBBLICI
ALTRIMENTI FAREMO UN ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI NAPOLI
per accertare se tutto si è svolto nella legalità.
incredibile. proprio poco tempo fa io e una mia amica siamo andate a protestare per i limitati accessi con i carrozzini – e ci hanno accontentato con un terzo, comodo, ingresso- e adesso scopro che nessuno è contento di questo porto. leo, vatti a leggere la mia nota “meraviglia del mattino” :-). spero accontentino anche i diportisti. ciao a tutti.
In questo porto ognuno ha fatto la sua parte, chi pu e chi meno. Sicuramente, però, ognuno ha mirato a farsi i cazzi propri.
Partendo dalla cessione del porto turistico in modo maldestro e strafottente del popolo procidano a cui è stato negata la possibilità di usufruire di un posto per la propria imbarcazione senza ricevere assolutamente nulla in cambio. Politica clientelare per secondi fini? Senza dubbio e lo sanno tutti.Incapacita di gestione di queste amministrazioni che non hanno saputo nemmeno porre il benche minimo vincolo prima di cedere ed infatti i risultati si vedono giorno dopo giorno. Cacciati fuori dalla propria isola, dalla terra dove si è nati. Ma questo non è tutto. Anche adesso che l’amministrazione potrebbe far valere il proprio peso , pur dopo aver fatto il danno, non ci pensa nemmeno. e guardacaso alla gestione di questi spazi sono sempre i “soliti politici”. Non parliamo, poi delle promesse fatte, dall’allora primo cittadino di creare posti barca per i residenti nel porto commerciale. FUMO! solo FUMO! Anche adesso che il gestore minaccia di cacciare tutti fuori, vedrete che arriverà il solito candidato a fare un altro piacere per tenervi ancora buoni per qualche altro anno. Hanno una faccia di bronzo da paura!
D’altro canto i diportisti con il loro circolo o associazione non si sono comportati certo meglio. gli imbrogli che hanno potuto mettere in atto in questi anni le tre associazioni , confluite poi in una sola associazione farebbe rizzare il capello di toto rina. prima con piaceri e agevolazioni, si sono venduti la cronologia delle iscrizioni spostando gli ultimi iscritti ai primi posti e viceversa; e poi quando sono confluiti in un unica associazione hanno fatto un regolamento , che tutto fa tranne che tutelare i diportisti PROCIDANI. Quelli che a procida ci sono nati, cresciuti e ci vivono.
Gente che si è appropriato di due o tre posti barca, con l’aiuto di una superficiale Capitaneria, e poi se li sono venduti grazie ad un regolamento di merda.Basta essere iscritti per due anni all’associazione e poi si puo acquisire il posto barca; cosicchè, i diportisti CANDIDI si sono venduti i posti barca a forestieri e non, cedendone il possesso in attesa , addirittura, che passassero i due anni per diventare proprietari ufficiali del posto. Ma vergognatevi. non siete meno dell’amministrazione…..
Senza considerare che i poveri fessi che aspettano con numero al di sopra dei 90, si vedono scavalcare da chi in lista non c’era proprio o aveva un numero sicuramente superiore.
In questo caso ha ragione Il Marina di Procida! quella che doveva essere un agevolazione per i procidani è diventata un agevolazione per i furbi.
Questa non è un associazione sportiva! questa è un associazione a scopo di lucro e non merita nessuna agevolazione. e la prima cosa che dovete fare è cambiare il regolamento e poi tutto il direttivo.
Miche ha fatto un commento degno di nota!!!!
Bravo
CONDIVIDO
gran parte del post di Tramontana , ma trovo del tutto inaccettabile dire che ” Marina di Procida ” ha ragione a raddoppiare il canone.L’ARGOMENTO ADDOTTO DA MARINA DI PROCIDA E’ ASSOLUTAMENTE PRETESTUOSO
Gli Statuti di quasi tutte le ass.ni diportiste procidane sono stati approvati al loro interno ,le norme che sono state sottoscritte sono state approvate da tutti.
Addirittura alla Chiaiolella hanno approvato uno Statuto che permette la successione da ” padre in figlio ” come se il posto barca fosse un ” titolo di proprietà, di possesso personale ” COSA ASSOLUTAMENTE ILLEGALE ILLEGITTIMA
perchè penalizza di fatto,e li priva del diritto di uno iscritto a subentrare nel caso di defezione di qualcuno per motivi vari.
Quello che trovo stupefacente, e mi meraviglia molto, è il perchè nessuno iscritto alle ass.ne non abbia ” impugnato ” lo Statuto,perchè è palesamente, a mio vedere,illegale..
Se posso esprimere una supposizione,forse,perchè tutti gli iscritti ” pensano ” di avere un ” ritorno economico ” da una possibile loro vendita futura.
Comunque una cosa è certa.
IL PROCIDANO E’ STATO DEFRAUDATO DALLA MAFIA POLITICO CLIENTELARE
DELLA POSSIBILITA’ DI FRUIZIONE DEI PORTI E DELLE ACQUE CIRCOSTANTI (Parco marino)
SINDACO CAPEZZUTO
mi rivolgo a Lei, di far TOGLIER IMMEDIATAMENTE
quegli orribili cancelli di accesso all’area portuale
E’ UNA MORTIFICAZIONE INACCETTABILE
I patti vanno rispettati…………e mi riferisco a “poveri pescatori”