Redazione | Salvare l’Albano Francescano. E’ la mission impossible sul tavolo del Presidente della Fondazione Emilia Carannante e su quello di tutto il Consiglio di Amministrazione dell’ente. I terziari francescani, il clero locale e i rappresentanti del comune di Procida. Una situazione ormai fuori controllo che segna con la matita rossa la gestione economica dell’ente.
Gli ospiti oggi sono meno di una decina e le rette che versano nelle casse non bastano per pagare finanche i servizi più elementari di cui usufruiscono gli ospiti. Dal personale infermieristico, a quello amministrativo, alle utenze varie. Una situazione al collasso che rischia seriamente di far chiudere la struttura. La massa debitoria sembra elevata . Ricordiamo che la fondazione Albano Francescano è anche l’ente proprietario dell’isolotto di Vivara. Tra le proprietà risultano anche altri beni immobili che però purtroppo non riescono a garantire la somma necessaria per la gestione dell’ente. A quanto ci risulta al termine di ogni esercizio, a seconda dell’ammontare del disavanzo di bilancio, il presidente interviene di tasca sua ripianando il passivo: mai meno di 3 mila euro quasi a cadenza mensile. Le stesse ultime mensilità di un ex dipendente ( in causa con l’ente ) ci risultano siano state pagate dal presidente. ( cinquemila Cash e mille per diciotto mensilità). La domanda che potrebbe sorgere è chi glielo fa fare al Presidente visto e considerato che la sua carica è a titolo gratuito. Ma non tutto è per sempre e volendo considerare l’attuale presidente come un benefattore, non possiamo non volgere uno sguardo più in la e immaginare uno scenario a tinte fosche per l’ente se non si dovessero riuscire a trovare le risorse adatte per la gestione amministrativa. Un futuro tutto da scrivere – dunque – con la ragionevole possibilità che la struttura venga addirittura chiusa. A dire il vero il Presidente Carannante già in un’intervista rilasciata quasi un anno fa, parlava di una massa debitoria altissima e di un bilancio disastroso ereditato dalle gestioni passate. (https://www.tgprocida.it/wordpress/intervista-in-esclusiva-a-emilia-carannante-presidente-dellalbano-francescano-ho-trovato-un-ente-disastrato-economicamente/)
Per non alzare bandiera bianca – dunque – occorrerà in un qualche modo ridurre il passivo e mettere a regime le entrate dell’ente al più presto. Dal fitto di Vivara, alla riscossione dei residui attivi e altre gabelle. Dimenticando ciò che avveniva negli anni addietro quando si ricorreva ad entrate straordinarie come la vendita straordinaria del patrimonio immobiliare locale e non o a forme di investimento ( bond, assicurazioni ) poi risultate errate o quasi. Ad oggi la struttura dell’ente è ancora fatiscente. I lavori di ammodernamento di anni fa che hanno ridato decoro alla casa di riposo che prima era paragonabile ad un casermone, hanno prosciugato le casse e hanno interessato solo una parte dell’immobile. Urgono lavori edili e strutturali nei locali dell’ex pronto soccorso che oggi appare come uno stabile terremotato ed adibito a struttura ricettiva ai limiti della disposizioni legislative anche in termini di sicurezza.
Ma la Sig.ra Carannante che si credeva di venire a fare una vacanza? Ha fatto di tutto per essere nominata come Presidente ed ora da chi lo vuole? Ne prenda atto e si dimetta se non le conviene più.
Ma Procida Oggi non aveva detto che era praticamente chiuso accordo con Ministero per il fitto di Vivara?? E con quei soldi si mettevano a posto i conti dell’Ente? Allora era una palla???
Speriamo che qualcuno del procida oggi ci faccia capire che fine ha fatto il paventato contratto che sbandieravano in prima pagina sulle sorti di Vivara, diversamente come dice luca sorgerebbero molti dubbi in merito. Chiediamo anche di consocere quanto sono costati i lavori di ammodernamento. Dei vari progetti portati in sede di discussione dai terziari quale è stati attuato e a quale costo.
Michele Ambro78
VORREI RICORDARE ALLA SIGNORA CARANNANTE CHE UN PO’ DI TEMPO FA LE ERA STATO PROPOSTO DA PARTE MIA LA PARTECIPAZIONE AD UN BANDO MULTILIVELLO , MA NON HA AVUTO NEMMENO L’EDUCAZIONE DI RICONTATTARMI . CHI E’ CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE’ STESSO.LE CONSIGLIO DI FARSI DA PARTE AL PIU’ PRESTO .
Neanche
se lo vedo,ci credo : ” non esiste al mondo una che ci rimette soldi,cosi…
con un patrimonio milionario di immobili ,case,terreni etcetc
come si fa a essere in deficit.
Due sono le cose,o non sanno amministrare o ….
Non sappiamo ancora quanto è stato ricavato dalla vendita del terreni a M.Procida,quanti sono i fitti attuali e se sono congrui…
Signori Francescani che comandate,avendo la maggioranza in consiglio di amministrazione, fate una cosa di veramente francescano:PUBBLICIZZATE I BILANCI DALLA NASCITA AD OGGI
Il patrimonio che voi amministrate,non è privato,cosa vostra, farina del vostro sacco :” ma sono donazioni di procidani illustri x altri procidani.
QUINDI : “GIU LA MASCHERA”
La Sig.ra Carannante perché non fa causa alla ditta che ha fatto i lavori se questi sono stati fatti male? Forse perché si chiama RestEdil San Francesco s.a.s. ????? E perché non ci spiega come mai vista la situazione grave (come lei diceva su questo blog) delle finanze dell’Ente ha assunto una nuova dipendente che tra l’altro (ma sarà certamente un caso…) è una sua parente?
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L’imprenditore che oggi è alla presidenza siamo fortunati ad averla,sul campo ha già dimostrato di avere società che operano e riescono ad essere leader nel proprio settore,tanto da poter avere la possibilità di fare delle donazioni ai vecchietti che ama.Ma il Cons.Cascone che invece amava lavarsi la bocca, la sua gestione ha prodotto danni enormi senza riuscire a prevedere un entrata per l’ente,che fine ha fatto?
Ma non è che ste voci catastrofisti vengono messe in giro per giustificare qualche operazione di vedita di qualche immobile o terreno dell’ente?? Vigileremo con 100 occhi..