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Raccontare il presente, capire il futuro

INIZIA IL “GRAND TOUR” PER LA CONCESSIONE DEL CARCERE: CASINO’, ALBERGO O COSA?

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Mag 15, 2014

Redazione | Terra Murata come Venezia? E soprattutto nelle mani di italiani? Inglesi? Australiani? Si vedrà. Certo è che il costo dell’operazione è di quelli importanti e fa pensare che comunque vada e al di la delle specifiche manifestazioni di interesse non potrà non essere un progetto “discusso”. Ad un anno o quasi di distanza dalla storica firma del passaggio demaniale del bene al nostro comune, sul territorio sono iniziate le visite al complesso carcerario da parte di imprenditori e facoltosi possidenti per accaparrarsi il sito. Lunedì è toccato ad un imprenditore del nord, proprietario di numerose strutture alberghiere di cui una anche a Ischia, visionare l’immobile. Dopo un breve tour all’interno del ex penitenziario, un giro tra il vecchio e il nuovo carcere, lo stesso accompagnato da architetti di parte e da un commercialista, ha fatto il punto con il sindaco Capezzuto, padrone di casa. Nei prossimi giorni toccherà ad altri soggetti imprenditoriali far capolinea sull’isola di arturo per visionare il Palazzo D’Avalos.

Le prime impressioni raccolte a margine di questi incontri evidenziano la difficoltà di interlocuzione che si ha in fase di contrattazione con questi investitori che nella logica dell’impresa pensano solo alle loro tasche. Un business vale un altro.

In effetti nella visione imprenditoriale – com’è giusto che sia –  investire in un complesso balneare a Marsa Alam in Egitto o a Dubai, o a Procida cambia poco. E i tempi  brevi per concretizzare il “sogno”, in un mondo affaristico  che vive di “immediato”, alimentano solo scetticismo anche considerato il fatto che il ritorno economico diluito nel tempo e l’orizzonte temporale a medio e lungo termine escludono di fatto ogni ipotesi di coinvolgimento di fondi immobiliari in termini di profilo di rischio degli investimenti. Ed è così che al fine di minimizzare i tempi di contrattazione si è delineata  – in sede di stesura del programma di valorizzazione – la destinazione d’uso del complesso carcerario tenendo  conto delle caratteristiche del cespite, dei vincoli presenti e delle potenzialità di ritorno economico, tale da renderlo un’opera bancabile nel suo complesso.  Senza troppe perdite di tempo.

Ma alla necessità di mettere il Comune nelle condizioni di poter realizzare quel grande polo di sviluppo turistico  – culturale capace di costituire un volano economico decisivo per il futuro dell’isola – ovvero la valorizzazione dell’intera area di terra murata compreso il Cenobio di Santa Margherita e del già disponibile Palazzo ex Conservatorio – vanno

affiancate  le posizioni politiche leggermente differenti in seno alla politica isolana. E che delineano scenari diversi.

Da un lato c’è chi come il Sindaco si batte con forza perché Terra Murata faccia parte del sistema Procida nel suo complesso, che comprende anche i porti, l’isola di Vivara, il recupero delle coste, il mare, il buon vivere ecc. La visione strategica per un turismo possibile e sostenibile per l’isola, capace di generare un’economia ed un indotto positivo senza un ulteriore consumo improprio delle sue risorse di mare e di terra: l’Isola del buon vivere tra natura, pesca, agricoltura, cultura e creatività. Chi invece utilizzando parole meno scolastiche, parlando meno di  musei, sedi universitarie, alte formazioni e simili, sarebbe pronto ad offrire il complesso in cambio di concretezza. Come ad esempio farne un casinò.  O un complesso che possa generare più economia sul territorio e in termini di ritorno più rapidi. E una parte completamente assente che va a braccetto con una classe imprenditoriale e associazionistica che preferisce non esprimersi. L’analisi di fattibilità, dunque, se da un lato non potrà non tener  conto della sostenibilità economica delle operazioni per i diversi attori coinvolti nell’iniziativa, dall’altra dovrà essere indirizzata principalmente a favorire la realizzazione del Programma.

La strategia di valorizzazione da implementare forse sarà quella di capire come attrarre capitali e risorse private, opportunamente indirizzate nell’interesse  pubblico preminente.

 

1 commento su “INIZIA IL “GRAND TOUR” PER LA CONCESSIONE DEL CARCERE: CASINO’, ALBERGO O COSA?”
  1. Io opterei

    per il ” casinò “,però,con una sola variante :Bisogna togliere l’accento sulla ” o ” finale e scrivere : casino

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